Giovani

Focolari: Loppianolab 2018, il 30 settembre si parla di come “Ripensare l’educazione oggi”

Sarà dedicata a come ripensare l’educazione dei giovani la seconda giornata di “Loppianolab 2018”, che si terrà all’auditodium di Loppiano (Fi) domenica 30 settembre, a partire dalle 9.30. Il tema sarà affrontato insieme allo scrittore Paolo Di Paolo, all’insegnante e scrittore Eraldo Affinati, al giornalista Tg3 Rai Gianni Bianco, a Giuseppe Gatti, magistrato della Dda di Bari, Nello Scavo, giornalista di Avvenire, Emma Ciccarelli, vice presidente Forum associazioni familiari, ai pedagogisti Ezio Aceti e Michele De Beni, e agli psicologi Domenico Bellantoni e Chiara D’Urbano. “Di fronte ai profondi e radicali cambiamenti che la società sta attraversando è sempre più urgente porre attenzione all’ambito educativo, a partire dai più piccoli, senz’altro, ma con uno sguardo rivolto a tutte le età”, affermano in un comunicato gli organizzatori della nona edizione di Loppianolab. Nel corso della due giorni (29 e 30 settembre) saranno proposti anche diversi laboratori tematici, che spaziano da quello dedicato “cercatori di senso” (identità, fragilità, bullismo, sexting… alleanza uomo-donna) a quelli su come “educarsi alla convivenza”, “narrare ai giovani”, il tutto “emozionando” e tenendo sempre presente che “we care education”, che ricorda come all’educazione serva una casa – sogno, passione e cura. “Non c’è ambito della vita in cui la questione possa essere ignorata – spiega Giulio Meazzini, giornalista di Città Nuova, curatore della sessione – perché le trasformazioni sociali determinano continui aggiustamenti delle modalità di rapporto tra le persone. A cominciare dalla comunicazione intergenerazionale: i giovani affermano la loro autosufficienza attraverso abilità e comprensioni del web che diventano escludenti, mentre gli adulti sperimentano nuove fragilità che li portano a ripiegare in una sorta di individualismo autoreferenziale, incapaci di offrire la loro esperienza dentro un ragionamento sul senso e sulla responsabilità della vita”.