Chiesa

Santi: oggi le memorie liturgiche di sant’Alfonso Maria de’ Liguori e di san Pietro Favre

Oggi, 1° agosto, la Chiesa ricorda le memorie liturgiche di sant’Alfonso Maria de’ Liguori e di san Pietro Favre. Il primo, vescovo e fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore, nacque a Napoli il 27 settembre 1696. Fu ordinato sacerdote a 30 anni e dedicò quasi tutto il suo tempo e il suo ministero agli abitanti dei quartieri più poveri di Napoli. Nel maggio 1730, incontrò i pastori delle montagne di Amalfi e, constatando il loro profondo abbandono umano e religioso, sentì la necessità di rimediare fondando con alcuni compagni, sotto la guida del vescovo di Castellammare di Stabia, la Congregazione del Santissimo Redentore. Intorno al 1760 fu nominato vescovo di Sant’Agata de’ Goti, diocesi che governò fino alla morte, il 1° agosto del 1787. È stato canonizzato da Papa Francesco, il 17 dicembre 2013, invece, l’altro santo di cui si fa memoria oggi: san Pietro Favre (Villaret, Francia, 13 aprile 1506 – Roma, 1º agosto 1546), compagno di sant’Ignazio di Loyola e primo gesuita a essere ordinato sacerdote. Già all’età di dodici anni fece voto di castità. Nel 1525, a 19 anni, si trasferì a Parigi per avviarsi allo studio della filosofia nel collegio di san Barnaba, dove ebbe come compagno di stanza e di studio san Francesco Saverio e dal 1529 anche sant’Ignazio di Loyola, che gli fu conforto nelle crisi spirituali. Fu consacrato sacerdote nel maggio 1534 e il 15 agosto seguente, insieme con sant’Ignazio e altri cinque compagni, fece il celebre voto di Montmartre, cioè di vivere in povertà e di andare a Gerusalemme, promettendo di mettersi a disposizione del Papa. Il culto di beato fu confermato da Pio IX, il 5 settembre 1872. Papa Francesco, primo Papa gesuita nella storia della Chiesa, il 17 dicembre 2013, ha decretato la canonizzazione equipollente di Pierre Favre, estendendone il culto liturgico alla Chiesa universale e iscrivendolo nell’albo dei Santi. Il 3 gennaio 2014, Papa Francesco ha celebrato una messa di ringraziamento nella Chiesa del Gesù per la canonizzazione del Favre.