Anniversario

Humanae vitae: don Colombo (Univ. Cattolica), “una luce gettata sulla verità dell’amore umano”

“L’enciclica Humanae vitae è un dono preziosissimo che il beato Paolo VI ha fatto alla Chiesa e al mondo: una luce gettata sulla verità dell’amore umano, quella verità ‘intera’ che la Bibbia, fin dai primi capitoli del libro della Genesi, ha dischiuso alla donna e all’uomo, legando l’amore sponsale alla generazione della vita di ciascuno di noi secondo i ritmi della fertilità che Dio ha inscritto nel corpo femminile”, così don Roberto Colombo, membro ordinario della Pontificia Accademia per la Vita e docente della facoltà di Medicina e chirurgia all’Università cattolica del Sacro Cuore di Roma, ricordando i 50 anni dell’Enciclica pubblicata il 29 luglio 1968.
“Humanae vitae – prosegue don Colombo – non ha solamente segnato il cammino nella verità dell’amore delle coppie di sposi nella loro vita di coniugi e di genitori, ma ha anticipato profeticamente e preparato teologicamente il giudizio antropologico ed etico del credente sugli interventi biotecnologici che si frappongono all’unità dell’atto d’amore e dell’atto procreativo”. Per il docente della Cattolica, infatti, “non è un caso” che il 25 luglio 1978 “esattamente 10 anni dopo la promulgazione dell’Enciclica, nascesse in una clinica di Manchester la prima bambina concepita mediante fecondazione in vitro, Louise Brown”.

“Quei dieci anni di riflessione e di preparazione agli sviluppi della procreatica applicata all’uomo che la meditazione e lo studio di Humanae vitae hanno promosso – spiega – , ci hanno resi meno sguarniti di buone ragioni e di testimonianze di vita coniugale di fronte alla “inconcepibile rivoluzione” della generazione umana”.

Lo sviluppo e il compimento del percorso dell’encliclica di papa Montini “il cui principio antropologico-etico dell’incindibile unità tra atto sponsale e atto procreativo resta a fondamento irrinunciabile del giudizio della Chiesa sulla fecondazione extracorporea” si troverà “nell’istruzione Donum vitae della Congregazione per la Dottrina della Fede (22 febbraio 1987) – firmata dall’allora cardinale Joseph Ratzinger e voluta e approvata da San Giovanni Paolo II”.

Conclude don Roberto Colombo: “Tre papi – il beato Paolo VI, san Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – hanno segnato questa strada nella verità dell’amore umano e della procreazione, che ora papa Francesco sta continuando nello stesso solco”.