Anniversario

80° Manifesto della razza: Mattarella, “veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli”

“Il veleno del razzismo continua a insinuarsi nelle fratture della società e in quelle tra i popoli. Crea barriere e allarga le divisioni. Compito di ogni civiltà è evitare che si rigeneri: le libertà, la pari dignità, il rispetto per l’altro, la cooperazione, l’integrazione e la coesione sociale sono le migliori garanzie di un domani di armonia e progresso. Ogni teoria di razza superiore – o di razza accompagnata da aggettivo diverso da umana – non deve più avere cittadinanza: ciò che è accaduto rappresenta un monito perenne e segna un limite di disumanità che mai più dovrà essere varcato”. È quanto afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’ottantesimo anniversario del “Manifesto della razza”. Ricordando che “firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono”, il “Manifesto della razza” secondo Mattarella “rimane la più grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell’umanità”. “La aberrazione dell’affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volontà di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con sé, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli”, prosegue il Capo dello Stato. “Il Manifesto aprì in Italia la porta alle leggi razziali, suggellando così nel più infame dei propositi quel patto con il nazismo che seminò morte, distruzione e sofferenze in tutta Europa”. Da qui “la feroce persecuzione degli ebrei, presupposto di ciò che, presto, sarebbe divenuto l’Olocausto”, l’accanimento “contro Rom e Sinti” e le “mostruose discriminazioni sfociarono nello sterminio, il porrajmos, degli zingari”. “Una pagina infamante – sottolinea Mattarella -, riscattata con la solidarietà di pochi durante le persecuzioni, la lotta di Liberazione, con la Costituzione repubblicana, con il sangue, il sacrificio, l’unità del nostro popolo attorno a ideali di eguaglianza, democrazia, pace e libertà”.