Calcio a 5

Sport: Us Acli Roma, la parrocchia ortodossa vince il torneo “Giovanni Paolo II”

Sconfiggendo la parrocchia di San Basilio per 5-3 al termine di una combattutissima partita, la parrocchia ortodossa ha vinto la IX edizione del torneo interparrocchiale di calcio a 5 “Giovanni Paolo II”, promosso dall’Unione Sportiva delle Acli di Roma in collaborazione con le Acli di Roma e il patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Servizio diocesano per la Pastorale giovanile del Vicariato di Roma, del Comitato Regionale Coni Lazio e della Comunità Ebraica di Roma.
Nella finale dei playout, è stata invece la parrocchia di San Gelasio a battere l’Isola Solidale 8-6. Inoltre si è giocata anche quest’anno una speciale “Partita della pace” fra la squadra vincitrice della Coppa Fair-play, la parrocchia di San Gelasio, e una rappresentativa della Comunità Ebraica di Roma. “Un’iniziativa, giunta alla II edizione, che – si legge in una nota – ha voluto simboleggiare come lo sport sia un canale privilegiato per veicolare valori di condivisione, fratellanza e dialogo”.
La IX edizione del torneo ha visto la partecipazione di 20 squadre provenienti da tutti quartieri di Roma, specialmente quelli più periferici come Tor Bella Monaca, Rebibbia, Casilino e Casal de’ Pazzi. Hanno preso parte le parrocchie dei Santi Patroni d’Italia, S. Michele Arcangelo a Pietralata, S. Maria delle Grazie al Trionfale, S. Giuda Taddeo, S. Gelasio I Papa, S. Vigilio, Santa Maria Maddalena de’ Pazzi – Roma 84 Scout, S. Giuseppe al Trionfale, S. Maria Liberatrice, Santissimo Crocifisso, S. Maria del Carmelo, Ss. Fabiano e Venanzio, San Basilio e San Clemente oltre a quelle della parrocchia ortodossa, del Circolo Acli Ergo Sum, degli Ercolini di Don Orione e di due formazioni dell’Isola Solidale, struttura che accoglie detenuti a fine pena. Anche quest’anno ha rinnovato la sua presenza la squadra del Cas Casalino I.
“Come ogni anno – spiega Luca Serangeli, presidente dell’Us Acli Roma – il torneo delle parrocchie ha incarnato nella maniera migliore i valori positivi dello sport di cui la nostra città ha grande bisogno: solidarietà, correttezza, integrazione e lealtà”. “Per il secondo anno questo torneo è stata l’occasione per divertirsi, giocare, correre e soprattutto stare insieme”, commenta Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma, per la quale “lo sport ancora una volta è un modello per abbattere barriere e pregiudizi che troppo spesso ci vorrebbero imporre dall’esterno”.
Secondo Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma, il torneo “rappresenta una buona pratica capace di favorire inclusione, incontro e integrazione”.