Riepilogo

Notizie Sir del giorno: previsioni economiche, emergenza demografica, relazione Antitrust, Francia-Croazia finale Mondiali, funerali card. Tauran

Commissione Ue: previsioni economiche, “crescita resiliente in un contesto di maggiore incertezza”. Pil 2018 al 2,1%

(Bruxelles) “L’attività economica europea resta solida, con una previsione di crescita del Prodotto interno lordo per quest’anno del 2,1% per la zona euro e l’Ue a 28. Tuttavia, la revisione al ribasso della crescita del Pil da maggio dimostra che un contesto esterno sfavorevole, ad esempio le crescenti tensioni commerciali con gli Usa, può erodere la fiducia e incidere negativamente sull’espansione economica”. Così Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per l’euro, commenta i dati delle Previsioni economiche intermedie di estate 2018, rese note oggi a Bruxelles. Dai documenti della Commissione emerge che “dopo cinque trimestri consecutivi di forte espansione, la ripresa economica ha frenato nel primo semestre del 2018 e in base alle stime attuali la crescita dovrebbe essere inferiore di 0,2 punti percentuali alla previsione di primavera sia nell’Ue che nella zona euro”. La crescita “dovrebbe riprendere un po’ di slancio nella seconda metà di quest’anno”. Per Pierre Moscovici, commissario per gli affari economici e finanziari, “la crescita in Europa è destinata a rimanere resiliente, in un quadro caratterizzato dal proseguimento di politiche monetarie accomodanti e una disoccupazione in continuo calo”. Per quanto riguarda l’Italia, le Previsioni economiche intermedie assegnano un Prodotto interno lordo per il 2018 pari all’1,3%: è il dato più basso tra i 28 Paesi dell’Unione (al pari del Regno Unito). Nel prossimo anno la previsione del Pil italiano scende addirittura all’1,1%. (clicca qui)

Corte dei conti: l’emergenza demografica è la questione centrale anche per la finanza pubblica

“Nei prossimi anni, il bilancio pubblico sarà fortemente condizionato dall’invecchiamento della popolazione e dalle modifiche della struttura demografica. È un fenomeno i cui tratti essenziali sono noti da tempo, ma che, stando a nuove stime prodotte nelle sedi preposte (Istat, RGS, Commissione europea), potrebbe avere effetti sulla spesa per la protezione sociale (previdenza, assistenza e sanità) più acuti di quanto finora atteso”. Lo ha affermato il consigliere della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro, illustrando il Rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica, presentato questa mattina alla Camera. Per la previdenza, dal Rapporto della Corte dei conti è emerso “un quadro in chiaroscuro: chiaro con riferimento all’oggi e al futuro prossimo; meno nitido, e soprattutto meno favorevole rispetto a quanto si fosse usi a ritenere, con riguardo al lungo periodo”. Nelle nuove proiezioni, il rapporto spesa per pensioni/Pil aumenterebbe, rispetto alle valutazioni del 2017, tra i 2 e i 2,5 punti percentuali intorno al 2040. L’effetto sul rapporto debito pubblico/Pil risulterebbe marcato: un aumento di circa 30 punti nel 2070. (clicca qui)

Antitrust: Pitruzzella (presidente), in 7 anni “sanzioni per poco meno di un miliardo e mezzo di euro”

“Abbiamo comminato sanzioni per poco meno di un miliardo e mezzo di euro e aperto più di 130 casi”. Così il presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella, ha tracciato stamani il bilancio del suo settennato alla guida dell’Antitrust, nella relazione annuale al Parlamento, quest’anno svolta in Sala Koch a Palazzo Madama, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Elisabetta Casellati. “Le decisioni con impegni, che escludono la sanzione e che avevano caratterizzato il precedente periodo, sono diminuite passando dal 49% del settennato precedente a circa il 26% del totale dei casi decisi”, ha aggiunto. Il presidente ha sottolineato poi come l’Autorità abbia “insistito sull’importanza della loro funzione deterrente, anche in periodi di crisi economica”. (clicca qui)

Russia 2018: mons. Kosic (Sisak), la vittoria della Croazia “possa riunificarci come nazione”

(IKA-SIR) “Sono felice per questa grande vittoria, per tutti quelli che hanno tifato per la Croazia, per i croati in Croazia, Bosnia-Erzegovina e nel mondo”. Così il vescovo di Sisak, mons. Vlado Kosic, in un commento alla Radio cattolica croata all’indomani della vittoria della Croazia sull’Inghilterra ai Mondiali di calcio. “La nostra partecipazione ai Mondiali – afferma il vescovo – ci ha ridato l’orgoglio, ci ha dimostrato quando grande è il cuore croato e che, se siamo tutti uniti, possiamo compiere cose grandi”. “Sono ragazzi d’oro – rimarca il vescovo –, che il Signore conceda loro di arrivare alla fine anche se hanno già fatto tanto”. Kosic esprime anche soddisfazione per il fatto che “tutti i giocatori dicono ‘Grazie a Dio’, ‘con l’aiuto di Dio’, ‘se Dio vuole, vinceremo’”. A suo avviso, “l’esordio dei croati nel calcio è dovuto anche al Signore e alle numerose preghiere”. “Possa questa vittoria e questa bellissima atmosfera riunificarci come nazione”, auspica mons. Kosic che ritiene “che questa occasione ha dimostrato ai croati che possono farcela”. (clicca qui)

Russia 2018: mons. Lebrun (vescovo ed ex arbitro), il calcio “ci insegna a fare squadra, ad essere avversari senza violenza”

“Una gioia”. Esulta mons. Dominique Lebrun, vescovo di Rouen. È stato per ben tredici anni arbitro della Federazione calcistica della Francia. Raggiunto telefonicamente dal Sir, il vescovo non ha nascosto la soddisfazione di avere la “sua” squadra in finale con la Croazia: “È stata una gioia vedere questa squadra, dopo le difficoltà di alcuni anni fa, riuscire a dare nuovamente il meglio di sé, grazie anche alla giovane età dei suoi giocatori. Non sarebbe comunque stato un dramma né tanto meno un’ingiustizia se il Belgio avesse vinto. È stata una partita equilibrata”. In tempo di calciomercato il vescovo Lebrun lancia un messaggio. “Lo sport è un gioco. Non dimentichiamolo mai, anche se ci sono professionisti e miliardi di soldi che passano in questo ambiente. Ma è un gioco che coinvolge persone, in tutto il mondo. Il calcio è un’attività di gioco che chiede al giocatore in campo di dare tutto. Chiede gratuità. Il calcio poi suscita sentimenti di appartenenza e partecipazione molti forti dentro di noi. Tocca il cuore, il profondo e anche le nostre pulsioni più intime. Può essere, allora, una scuola di vita molto profonda che ci insegna e ci chiede: cosa diamo agli altri? Come ci rapportiamo con gli altri? Siamo capaci di fare squadra ed essere avversari senza violenza, per costruire insieme, ciascuno con i propri talenti e capacità, un bel gioco?”. (clicca qui)

Perù: un nuovo scandalo investe il massimo organo della magistratura. I vescovi invocano chiarezza e “riforme strutturali”

Un nuovo scandalo investe la vita istituzionale e politica peruviana: alcuni audio diffusi attraverso la stampa, in cui si parla di scambi di favori, raccomandazioni, pressioni su inchieste in corso, inchiodano tre membri del Consiglio nazionale della magistratura (Cnm), il massimo organo del potere giudiziario, e due giudici. Sulle polemiche è intervenuta ieri con un comunicato la presidenza della Conferenza episcopale peruviana (Cep), guidata dall’arcivescovo di Trujillo, mons. Miguel Cabrejos Vidarte. “Nell’ambito di una corresponsabilità istituzionale e morale, e per rispetto dei buoni magistrati – scrivono i vescovi precisando di parlare come pastori e cittadini – tutti abbiamo il diritto di sapere se quello che rivelano gli audio che riguardano i membri del Consiglio nazionale della Magistratura e del potere giudiziario sono un’accezione o rivelano quello che accade generalmente nel nostro sistema giudiziario”. Secondo la presidenza della Cep, “non si tratta di segnalare l’uno o l’altro magistrato, ma di salvaguardare le istituzioni e la riserva morale del nostro Paese. Se non si chiariscono i fatti, la nostra cittadinanza perderà la fiducia e il rispetto per le autorità giudiziarie e per le rispettive istituzioni, con risultati nefasti per la convivenza democratica del nostro Paese”. Per i vescovi, “la situazione attuale richiede cambiamenti strutturali che i cittadini attendono da molti decenni”. (clicca qui)

Funerali card. Tauran: card. Sodano, “dedicò la sua vita al dialogo con tutti gli uomini di buona volontà”

“Le beatitudini illuminarono la vita del nostro caro fratello defunto come stelle luminose sul suo cammino”. Lo ha detto il card. Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, nell’omelia della messa esequiale del card. Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio del Dialogo interreligioso, concelebrata con diversi cardinali, stamani, presso l’altare della Cattedra della basilica vaticana. “Conservo un grato ricordo di questo confratello che ha servito la Chiesa di Cristo nonostante il peso della malattia”, ha aggiunto il porporato. Il card. Sodano ha testimoniato “lo spirito apostolico” del confratello. “Ne conserverò un grande ricordo per sempre e la grande figura di un sacerdote, di un vescovo e di un cardinale che dedicò la sua vita al servizio della Santa Sede, della Chiesa e al dialogo con tutti gli uomini di buona volontà”. Ad ascoltare le parole del card. Sodano, nella basilica di San Pietro, anche rappresentanti di altre confessioni religiose. (clicca qui)