Economia

Commercio estero: Istat-Ice, nel 2017 dal Centro-Nord l’88,1% delle esportazioni nazionali con la Lombardia che sfiora il 27%

Nel 2017, la provenienza territoriale delle vendite sui mercati esteri si conferma fortemente concentrata nelle regioni del Centro-Nord, da cui proviene l’88,1% delle esportazioni nazionali, mentre il Mezzogiorno attiva il 10,5% delle vendite sui mercati internazionali. È quanto emerge dalla ventesima edizione dell’Annuario statistico “Commercio estero e attività internazionali delle imprese”, frutto della collaborazione fra l’Istat e l’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) e diffuso oggi. “Nel 2017 – si legge in una nota – la quota della Lombardia sulle esportazioni nazionali è pari al 26,9%, quella del Veneto al 13,7%, quella dell’Emilia-Romagna al 13,4%, mentre la quota del Piemonte è al 10,7%. Rispetto al 2016, aumenti dell’incidenza sul totale dell’export si rilevano per le ripartizioni Italia Insulare (da 2,7% a 3,3%) e Italia Nord-Occidentale (da 39,4% a 39,5%)”. Tra i gruppi di prodotti manifatturieri in cui l’Italia detiene nel 2017 le maggiori quote sulle esportazioni mondiali di merci si segnalano: materiali da costruzione in terracotta (25,72%); cuoio conciato e lavorato, articoli da viaggio, borse, pelletteria e selleria, pellicce preparate e tinte (13,84%); pietre tagliate, modellate e finite (13,48%); cisterne, serbatoi, radiatori e contenitori in metallo (10,46%); prodotti vegetali di bosco non legnosi (6,78%); prodotti della fusione della ghisa e dell’acciaio (6,63%) e tabacco (2,93%).
Nel 2017, sono stati 217.431 gli operatori economici che hanno effettuato vendite di beni all’estero, la maggior parte dei quali (quasi il 63%) sono “microesportatori”. Infatti 136.546 operatori presentano un ammontare di fatturato all’esportazione fino a 75mila euro, con un contributo al valore complessivo delle esportazioni pari allo 0,5%. 4.534 operatori appartengono alle classi di fatturato esportato superiori a 15 milioni di euro per un complessivo 73,4% delle vendite complessive realizzate dagli operatori sui mercati esteri. Crescita in valore per l’export degli operatori appartenenti alle classi di fatturato estero inferiore a 50 milioni di euro (+2,5%) e per le vendite degli operatori della classe di fatturato all’export superiore ai 50 milioni di euro (+11,1%).