Società

Casa: Nomisma, oltre 9 milioni di famiglie non hanno i soldi per comprarla

In Italia sono 9,2 milioni le famiglie (il 35,5% del totale) che avrebbero bisogno di acquistare un’abitazione ma restano di fatto escluse dal mercato. Di questi nuclei familiari, circa 8,3 milioni non si avvicinano al mercato residenziale per la mancanza di risorse economiche sufficienti mentre 900mila famiglie dichiarano di non essere nelle condizioni di accendere un mutuo. Sono i dati più pesanti circa la situazione economica delle famiglie italiane così come emergono dall’11° Rapporto Nomisma sulla Finanza immobiliare 2018 presentato oggi in occasione di RE Italy. Le famiglie in queste condizioni, spiega ancora la ricerca, sono quasi sempre coppie con figli, nella fascia di età tra 35-44 anni, con difficoltà occupazionali (spesso inoccupati) e con un reddito medio familiare mensile che non supera 1.200 euro. A questo proposito, Nomisma spiega che si tratta di “un segmento di domanda che non riesce a manifestarsi e a trovare un supporto dal punto di vista finanziario poter avviare progetti a lungo respiro”.
Sempre guardando ai grandi numeri, esistono però in Italia circa 11,5 milioni di famiglie “che non avvertono la necessità di acquistare un’abitazione perché sono già proprietarie di case. Sono per lo più pensionati, coppie con 2 componenti e con un reddito medio disponibile tra 2.400 e 3.500 euro al mese che vivono nel Nord Italia”.
E non basta, perché “per un’ulteriore 6,3% delle famiglie italiane non vi è interesse ad acquistare ulteriori abitazioni, pur vantando buone condizioni reddituali, in età lavorativa, già proprietari di case senza mutuo, perché ritiene che la tassazione sugli immobili sia troppo elevata o che non sia un investimento molto conveniente”.
Rispetto al 2017, sono comunque in aumento le famiglie che esprimono l’intenzione di acquisto di abitazioni: +10,2% del totale (2,2 milioni lo scorso anno, 2,6 milioni nell’attuale). Mentre sarebbero 722mila le famiglie che si stanno già muovendo (2,8%), e circa 1,9 milioni esprimono un’intenzione di acquisto nel breve termine (7,4%); la propensione più marcata si registra tra i giovani (18-34 anni) che rappresentano un novero di famiglie caratterizzate da una condizione finanziaria e lavorativa qualificata con un reddito familiare medio oltre i 3.500 euro al mese. Altro gruppo che si identifica con l’intenzione di attivarsi nei prossimi 12 mesi per l’acquisto di una casa, è costituito da nuclei familiari con figli in una fascia di età tra i 45-54 anni, un’occupazione soddisfacente (dirigenti, imprenditori, liberi professionisti) e un reddito mensile tra 1.800-2.400 euro.
In ogni caso Nomisma rileva nella ricerca la presenza di una “barriera all’entrata” nel mercato immobiliare che “arresta l’intenzione potenziale di quei nuclei familiari che, da un lato, per situazioni lavorative e di reddito e, dall’altro lato, per mancanza di una rete familiare o sociale di supporto non intendono neppure rivolgersi al mercato finanziario per ricevere sostegno al proprio fabbisogno abitativo”.