Agricoltura

Xylella: Italia deferita alla Corte Ue. Non avrebbe applicato quanto stabilito dall’Europa per contenere la malattia

L’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia dell’Ue per non aver pienamente applicato le misure europee di lotta contro la Xylella, il batterio che sta provocando la morte di migliaia di ulivi in Puglia e che sta minacciosamente diffondendosi. Lo ha deciso la Commissione europea. Il nostro Paese non avrebbe, secondo l’Ue, adeguatamente applicato le misure di prevenzione e contenimento fra cui l’abbattimento delle piante malate, per impedire la diffusione nel territorio dell’Unione del batterio Xylella fastidiosa.
Il problema è tornato alla ribalta in queste ultime settimane, quando la malattia si è estesa anche in prossimità della provincia di Bari. In particolare in marzo, circa tremila piante sono state ritrovate malate in un’area dove due anni fa la malattia era appena presente. Adesso mercoledì prossimo la Commissione potrebbe proporre un estensione verso nord dell’area posta in quarantena, la zona cioè dove devono essere applicate le misure più decise.
Sulla necessità di applicare le regole si era espresso qualche giorno fa anche la Coldiretti. “Le eradicazioni chirurgiche – aveva spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – vanno attuate senza se e senza ma, perché, come diciamo ormai da 5 anni attirandoci gli strali di pochi irresponsabili, se fossero stati eradicati pochi alberi nel 2014, oggi la situazione non sarebbe così drammatica”. Oltre a questo Coldiretti aveva chiesto l’applicazione delle “buone pratiche agricole”.