Conflitto
“La terribile perdita di vite umane a Gaza causata dall’uso, da parte dell’esercito israeliano, di munizioni vere contro i civili è da condannare senza appello. Israele ha il diritto di difendersi, ma ha anche la responsabilità morale e legale di non usare la forza sproporzionata e di non impedire che i feriti ricevano cure mediche”. È quando dichiara mons. Declan Lang, presidente del Coordinamento per la Terra Santa (Hlc) che riunisce i vescovi rappresentanti di Usa, Canada, Ue e Sud Africa, in una nota diffusa nella serata di ieri e firmata anche dal vescovo di Southwark, Christopher Chessun, rappresentante della Chiesa di Inghilterra all’interno dell’Hlc. “Queste proteste si svolgono contro il drastico deterioramento della situazione umanitaria che lascia poche speranze e continua a minare una risoluzione pacifica – si legge nel testo inviato al Sir -. Centinaia di famiglie in tutta Gaza stanno piangendo i loro cari, morti e feriti. Ogni forma di violenza è distruttiva per gli sforzi di pace e il nostro grido è per una soluzione pacifica ‘Due popoli, Due Stati’ con Gerusalemme come capitale condivisa. Preghiamo per tutti coloro che soffrono di questo conflitto e per la pace di Gerusalemme”.