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Migrazioni: Avramopoulos (Commissione Ue), “situazione è sostanzialmente stabile” ma c’è bisogno di “vigilanza e coordinamento”

Dimitris Avramopoulos, commissario Ue alle migrazioni (foto SIR/CE)

(Bruxelles) La “situazione è sostanzialmente stabile” ma c’è bisogno di “vigilanza e coordinamento” per rispondere a eventuali cambiamenti sugli arrivi attraverso le diverse rotte, come testimoniano recenti incrementi di arrivi nei Balcani e nel Mediterraneo occidentale e le nuove pressioni sul confine greco-turco. È il commissario per le migrazioni Dimitris Avramopoulos che stamane in conferenza stampa ha fatto il punto sulle politiche migratorie Ue. Riferendosi ai controlli dei confini esterni il commissario ha parlato dei 1.500 esperti sul terreno a sostegno delle guardie di frontiera e della “necessità che gli Stati membri facciano migliore uso delle agenzie Ue”, come ad esempio alle frontiere tra Grecia e Turchia; i rimpatri sono da aumentare e anche il controllo affinché “le decisioni prese in questo ambito siano implementate”. La novità presentata da Avramopoulos è la proposta di “rafforzare il sistema dei visti” permettendo “controlli automatici” per gli agenti di frontiera perché possano avere accesso a tutte le “informazioni rilevanti” e verificare se “i visti o i permessi di soggiorno sono validi”, se la persona che lo esibisce è in diritto di possedere il documento e se la persona rappresenta una minaccia. I controlli saranno quindi “più facili, più veloci e più sicuri”. Quanto allo schema di reinsediamento: 20 Paesi hanno reso disponibili 50mila posti, la richiesta è che gli Stati attuino “almeno metà dei reinsediamenti entro ottobre” e quelli che “non si sono ancora impegnati, lo facciano”. Lieto il Commissario perché 1.152 persone sono state evacuate dalla Libia alla Nigeria con il Meccanismo di transito d’emergenza, per essere portate in Europa.