Visita pastorale

Papa Francesco: arrivato a Nomadelfia depone una pietra con scritto il suo nome sulla tomba di don Zeno

Una pietra scura, la pietra di Nomadelfia, con scritto sopra il suo nome, “Franciscus”, in bianco. È l’omaggio del Papa a don Zeno Saltini, fondatore del “popolo di famiglie” della maremma grossetana, sulla cui tomba Francesco ha sostato in silenzio per circa dieci minuti, da solo, al riparo dalle telecamere. È cominciato così, con l’omaggio della pietra che si aggiunge alle altre pietre lasciate dagli abitanti della Comunità, la visita pastorale a Nomadelfia e Loppiano. Francesco è decollato dall’eliporto in Vaticano questa mattina alle 7.30, per incontrare la realtà fondata da don Zeno Saltini (1900-1981), e recarsi poi a Loppiano, in provincia di Firenze e nella diocesi di Fiesole, dove visiterà la Cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. Al suo arrivo nel campo sportivo di Nomadelfia, alle ore 8.05, il Papa è stato accolto da mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto, da don Ferdinando Neri, successore di don Zeno, e da Francesco Matterazzo, presidente della Comunità. Quindi ha raggiunto in auto il cimitero.
All’ingresso Papa Francesco, dopo aver ascoltato la registrazione di un brano del testamento di don Zeno Saltini, si è raccolto in preghiera e ha deposto la pietra. Uscendo dal cimitero, il Papa è passato davanti alle tombe dei primi membri della comunità, per poi trasferirsi in auto al “Poggetto”, dove ha incontrato il nucleo familiare, ha visitato la casa centrale e la Cappellina all’interno della quale ha affidato a due famiglie due figli accolti con la formula in uso nella comunità. Poi Francesco ha raggiunto in auto la Sala “Don Zeno” per l’incontro con la Comunità di Nomadelfia, che ha allestito appositamente per lui un condensato di dieci minuti del “musical” sulla storia e la vita di Nomadelfia che d’estate fa il giro delle piazze d’Italia, insieme ad altre speciali serate di musica, danza, recitazione.