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Guerre anche in immagini: “Dire”, martedì 15 un incontro a Roma sulle sfide per i giornalisti “tra realtà e fake news”

(DIRE-SIR) – Foto e video che documentano atrocità, ma anche denunce di propaganda e messinscena. Perché in Siria e in altri Paesi del mondo oggi la guerra si combatte anche con le immagini. Di questo, nuova prova per i giornalisti, discuteranno nella sede dell’agenzia “Dire” a Roma esperti di tecnologie dell’informazione, sociologi e politologi. Il panel si terrà martedì 15 maggio dalle 17.30, in corso Italia 38/A. Al titolo, “Guerra: in Siria e in altri Paesi si combatte anche con le immagini”, è affiancato il riferimento alle sfide della professione: “Giornalisti tra realtà e fake news”. Tra gli spunti lo scontro diplomatico e mediatico seguito ai bombardamenti e alle accuse di utilizzo di armi chimiche nella città siriana di Douma, il 7 aprile. Video diffusi online e condivisi sui social mostrano donne e bambini sottoposti a getti d’acqua, gli occhi rossi e gli sguardi spaventati. Testate come l’emittente inglese Bbc li hanno rilanciati, ma con un’avvertenza, che i filmati sono stati diffusi dall'”opposizione siriana”. Come dire che nei video si riferisce di vittime soccorse dopo un attacco chimico; ma anche che la prova provata non c’è e che, secondo alcuni, si tratta solo di docce per portare via polveri di edifici in macerie. Nelle ultime settimane, l’agenzia “Dire” ha ascoltato esperti e testimoni per capire come cambiano, nell’era dei social, il lavoro dei cronisti e la propaganda di guerra.
Nell’incontro del 15 la Siria sarà un “case study” utile anche a giornalisti e operatori dell’informazione per capire come orientarsi nelle guerre di propaganda del XXI secolo. Ad animare il panel Jean Pierre Darnis, responsabile del programma Tech-Rel presso l’Istituto Affari Internazionali (Iai), Donatella Della Ratta, docente di comunicazione esperta di mass media arabi presso la John Cabot University, il giornalista Fouad Roueiha e Renato Gabriele, esperto di IT e fondatore di Observatory of Online Harassment and Media Manipulation (Oohmm). A introdurre i lavori il direttore della “Dire”, Nico Perrone. Modera il giornalista Vincenzo Giardina.

(www.dire.it)