Aquisgrana

Europa: Premio Carlo Magno a Macron. “Nazionalismi sono come una lebbra in Europa”. Difendere democrazia e unità

Appassionato discorso europeista quello di Emmanuel Macron, che dopo aver indossato la medaglia del Premio Carlo Magno stamane ad Aquisgrana, ha risposto alla laudatio pronunciata dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, muovendosi lungo quattro imperativi: il primo, difendere la “sovranità europea”. “Non sono gli altri a poter decidere per noi”, tanto più se le loro scelte “ci mettono in difficoltà”, ha dichiarato Macron. “Se ciò avviene non c’è più dibattito democratico”. Il secondo imperativo è stato un appello: “Non dividiamoci”, anche se “dappertutto risuona la musica del nazionalismo”; le divisioni sono “come una lebbra in Europa”, “spingono all’inazione”, “alla guerra delle posizioni”, perché “l’Europa non funziona sulle egemonie, ma sulla solidarietà costante”. Il terzo imperativo è: “Non abbiamo paura dei nostri principi” e non cediamo niente della democrazia e dello stato di diritto, né all’interno dei nostri Paesi né su scala mondiale. Perciò, “no alla violenza, sì al confronto democratico delle idee”. E infine: “Non attendiamo, adesso è ora di fare la scelta dell’Europa” e di essere “chiari” in questa scelta come “chiari sono i demagoghi e le paure”. Nel suo discorso riferimenti alla necessità di “unità tra Francia e Germania”, come condizione per l’unità dell’Europa e al fatto che i Paesi dell’unione monetaria abbiano la possibilità di far avanzare il progetto dell’unione, che non è una “sinfonia del passato”, ma una musica nuova da comporre.