Riepilogo

Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Facebook e Cambridge Analytica, il caso si allarga. Catania, esplosione in una palazzina, tre morti

Facebook/1: abuso di dati, privacy violata. Scandalo internazionale che coinvolge Cambridge Analytica

Prime pagine dei giornali e dei siti di informazione ancora occupati dal caso-Facebook. Il titolo è crollato in Borsa per il secondo giorno consecutivo, travolto dallo scandalo sull’abuso dei dati di milioni di utenti che coinvolge anche la società di consulenza politica Cambridge Analytica. Londra recapita a Mark Zuckerberg un mandato a comparire davanti a una commissione parlamentare del Parlamento britannico, mentre a Washington si è mossa la Federal Trade Commission, che ha aperto un’indagine sul caso della Cambridge Analytica anche alla luce dei suoi rapporti con la campagna di Donald Trump. Bruxelles sollecita chiarimenti immediati, mentre in Italia l’Agcom ha inviato a Facebook una specifica richiesta di informazioni circa “l’impiego di dati per finalità di comunicazione politica da parte di soggetti terzi”. In due giorni di debacle in Borsa – informa l’Ansa –, il titolo Facebook ha perso nel complesso 9 miliardi di dollari, più del 5%. E trascina anche i titoli di tutti i social media: Twitter -9,7%, Snapchat -3,6%. Nel frattempo il cda di Cambridge Analytica ha sospeso l’amministratore delegato Alexander Nix “con effetto immediato, in attesa di una indagine indipendente e completa”. Dal canto suo Facebook, dopo il crollo in Borsa, interviene con una nuova dichiarazione sullo scandalo dei dati personali venduti alla Cambridge Analytica e utilizzati per scopi politici. “L’intera società è indignata, siamo stati ingannati”, si afferma, assicurando come sia Mark Zuckerberg sia Sheryl Sandberg stanno lavorando per appurare i fatti e prendere contromisure adeguate.

Facebook/2: la reazione europea. “Protezione dati personali valore dell’Unione”. Minaccia a democrazia e mercati

Mentre Cambridge Analitica sospende il suo amministratore Alexander Nix, in attesa di fare luce sullo scandalo che la coinvolge insieme a Facebook, l’intera vicenda prende una piega europea. La Commissione europea e il Parlamento hanno reagito condannando il comportamento presunto del social network. Mariya Gabriel, commissaria europea per la società digitale: “Da parte nostra continueremo da un lato a seguire il caso, e dall’altro ad affermare alto e forte che quello della protezione dei dati personali è un valore incontestabile dell’Unione. E con gli strumenti che abbiamo, affermiamo la necessità di unire le parole ai fatti”. Analogo commento, riferito da Euronews, da parte di Vera Jourova, commissaria alla giustizia, e dal presidente del Parlamento Tajani. Il Garante europeo dei dati personali, Giovanni Buttarelli, parla della “punta di un iceberg” ancora sconosciuto. “Abbiamo rilevato che ci sono almeno 52mila diversi modelli in base ai quali un utente è classificato. Potrebbe essere – afferma – che riescano a sapere perfino più dello stesso utente, ma se si viene profilati in modo sbagliato allora l’utente sarà trattato in modo sbagliato dalle aziende, verrà discriminato, trattato in un modo che non corrisponde alla sua personalità”. Il sospetto che i dati ottenuti da Cambridge Analitica possano aver condizionato le elezioni, e non solo negli Stati Uniti, continua a farsi sempre più evidente.

Medio Oriente: raid aereo, nuova strage a Damasco. La guerra in Siria non si ferma. Il ruolo di Erdogan

Almeno 15 minori, tra cui diversi bambini, e tre donne sono stati uccisi ieri in un raid aereo governativo contro una scuola nella Ghuta, a est di Damasco, usata come rifugio dai civili. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui la scuola dove erano ammassate famiglie, composte per lo più da donne e bambini, si trovava ad Arbin, una delle località assediata dalle forze governative. L’Ong precisa che tre missili sparati da un jet militare non identificato hanno colpito l’edificio causando danni materiali e diverse vittime. Con “l’occupazione” turca di Afrin “tutto il nord della Siria è in pericolo”. A denunciarlo è un alto dirigente curdo-siriano, Aldar Xelil, all’indomani dell’ingresso nella città principale dell’enclave dei soldati di Ankara e delle milizie locali sue alleate, due mesi dopo l’avvio dell’operazione militare ‘Ramoscello d’ulivo’. Secondo Xelil, Erdogan punta a ristabilire l’influenza in Siria che fu dell’impero Ottomano. Secondo fonti locali curde e l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Afrin è ormai quasi interamente sotto il controllo turco, anche se permangono alcune sacche di resistenza di combattenti curdi dell’Ypg.

Migrazioni: richiedenti asilo, Germania prima in Europa per domande ricevute, Italia al secondo posto

L’Italia è seconda tra i Paesi Ue per numero di domande di asilo nel 2017, con il 19,5% delle richieste totali pari a 126.550. Lo riferisce Eurostat. Si tratta del 4% in più rispetto alle 121.185 del 2016. In Italia la maggior parte delle domande (24.950) sono inoltrate da nigeriani. La Germania si conferma primo Paese Ue con il 31%, ma con un netto calo del 73% rispetto al 2016. Anche a livello Ue le domande sono calate del 46% sull’anno, con 650mila prime richieste di asilo contro le 1.206.500 del 2016. Secondo quanto rileva Eurostat, quello italiano è il quarto aumento più alto tra i Paesi che hanno ricevuto più di 5.000 domande di asilo. Il primo è la Spagna (+96%, ovvero 14.900 richieste in più rispetto al 2016), seconda la Francia (+19%, ovvero 14.300 in più dal 2016), terza la Grecia (+14%, o 7.200 in più), e quarta l’Italia (+4%, cioè 5.400). Al contrario, i cali maggiori si sono registrati in Germania (-73%), Austria (-44%), Olanda (-17%) e Regno Unito (-15%). Se invece si guarda all’aumento dei richiedenti asilo rispetto alla popolazione dei singoli Stati, il numero più elevato si trova in Grecia (5.295 prime richieste per milione di abitanti), seguito da Cipro (5.235), Lussemburgo (3.931), Malta (3.502), Austria (2.526), Germania (2.402), Svezia (2.220) e Italia (2.089).

Cronaca: forze dell’ordine in azione per smantellare rete criminale tra Roma e Napoli, 19 arresti

Smantellati dai carabinieri due gruppi criminali, uno a connotazione camorristica e l’altro che si avvaleva della collaborazione di esponenti della ‘ndrangheta, che operavano nella Capitale. Nelle province di Roma e Napoli circa 200 carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone. Le accuse sono, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di cocaina, aggravata dall’uso delle armi. Dall’alba nelle province di Roma e Napoli, circa 200 Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l’ausilio dei colleghi di Napoli, di elicotteri e di unità cinofile dell’Arma, stanno eseguendo l’ordinanza emessa dal gip di Roma, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con la quale si dispone la custodia cautelare per 19 persone (16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). A due degli arrestati viene inoltre contestato il reato di lesioni gravi, commesse con arma da fuoco e con modalità mafiose. Ulteriori particolari saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle ore 11 al Comando provinciale dei carabinieri di Roma.

Cronaca: Catania esplosione in una palazzina. Tre morti, tra i quali due vigili del fuoco

Due vigili del fuoco morti e una terza persona trovata carbonizzata: è il primo bilancio dell’esplosione che si è verificata ieri sera in una palazzina a Catania. Altri due pompieri sono ricoverati in gravi condizioni all’ospedale Garibaldi. L’esplosione, dovuta probabilmente ad una fuga di gas, si sarebbe verificata al piano terra di una palazzina in via Sacchero. Secondo le prime informazioni, la squadra dei vigili del fuoco sarebbe stata chiamata per una fuga di gas e, una volta arrivata in zona, avrebbe tentato di aprire una porta. In quel momento si sarebbe verificata l’esplosione, che avrebbe coinvolto tutta la squadra. La persone deceduta nell’abitazione sarebbe un sessantenne che viveva nella palazzina e che lavorava come venditore e riparatore di biciclette. Nello stesso palazzo aveva casa e negozio.