Confessione

Papa Francesco: udienza, “Dio non si stanca di perdonare, siamo noi a stancarci di chiedere perdono”

“Non dimenticatevi: Gesù perdona sempre, Gesù non si stanca di perdonare, siamo noi a stancarci di chiedere perdono!”. A ribadirlo, a braccio, è stato il Papa, durante la catechesi dell’udienza di oggi, dedicata all’Eucaristia, momento culminante della messa, che è “ordinata alla comunione sacramentale”, “non la comunione che possiamo fare a casa, la comunione sacramentale”, ha precisato ancora fuori testo. “Celebriamo l’Eucaristia per nutrirci di Cristo, che ci dona sé stesso sia nella Parola sia nel Sacramento dell’altare, per conformarci a lui”, ha ricordato Francesco citando le parole di Gesù: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Infatti, il gesto di Gesù che diede ai discepoli il suo Corpo e Sangue nell’ultima Cena, continua ancora oggi attraverso il ministero del sacerdote e del diacono, ministri ordinari della distribuzione ai fratelli del Pane della vita e del Calice della salvezza”. “Dopo aver spezzato il Pane consacrato, il sacerdote lo mostra ai fedeli, invitandoli a partecipare al convito eucaristico”, ha proseguito Francesco citando le parole che risuonano dall’altare: “Beati gli invitati alla Cena del Signore: ecco l’Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo”. “Ispirato a un passo dell’Apocalisse – ‘beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello’ – dice nozze perché Gesù è lo sposo della Chiesa”, ha commentato il Papa, secondo il quale “questo invito ci chiama a sperimentare l’intima unione con Cristo, fonte di gioia e di santità. È un invito che rallegra e insieme spinge a un esame di coscienza illuminato dalla fede. Se da una parte, infatti, vediamo la distanza che ci separa dalla santità di Cristo, dall’altra crediamo che il suo Sangue viene sparso per la remissione dei peccati”. “Tutti noi siamo stati perdonati nel battesimo e tutti noi siamo perdonati, o saremo perdonati, ogni volta che ci accostiamo al sacramento della penitenza”, ha assicurato Francesco a braccio.