Ambiente

Terremoto Centro Italia: diocesi Rieti e Slow Food presentano “Casa Futuro – Centro studi Laudato si'” di Amatrice

foto SIR/Marco Calvarese

Diocesi di Rieti e Slow Food insieme per stabilire ad Amatrice un centro studi internazionale denominato “Casa Futuro – Centro studi Laudato si’”, dedicato alle tematiche ambientali e alle loro ricadute sociali. Il progetto sarà presentato alla stampa presso la Sala Marconi di Radio Vaticana, a Roma, il prossimo 16 marzo (ore 11,30). Già individuata la sede del Centro, vale a dire nel padiglione centrale dell’Istituto “Don Minozzi”, che la Chiesa di Rieti aveva già indicato come edificio da ristrutturare allo scopo di ospitare giovani per stage, scuole estive, percorsi di riflessione e scambio, eventi dedicati all’aggregazione e alla formazione. L’innesto del Centro studi, fanno sapere dalla diocesi reatina, “sottolinea il ruolo centrale dell’educazione nella ricostruzione dopo il terremoto e nella costruzione di un più ampio futuro comune”. L’iniziativa congiunta della diocesi di Rieti e di Slow Food consiste nella costituzione di comunità locali che operino nello spirito dell’enciclica “Laudato si’”, pubblicata nel maggio del 2015, che espone “in modo inedito, potente e chiaro l’idea di un’ecologia integrale. Il testo fornisce un quadro teorico interdisciplinare per affrontare insieme la questione ambientale e quella sociale. Chiama le persone a un nuovo protagonismo, a essere consapevoli della necessità di cambiare stili di vita”. Argomenti di grande attualità che rivelano “la profondità del messaggio di papa Francesco”. La formazione in tutto il mondo delle “Comunità Laudato si’”, secondo gli auspici dei promotori, servirà a promuovere un nuovo modello di pensiero e di trasmissione delle conoscenze. La proposta della Chiesa di Rieti e dell’organizzazione guidata da Carlo Petrini è quella di dare alle comunità una struttura leggera, capace di adeguarsi alle diverse culture e alle diverse condizioni di vita nel mondo. A dare coerenza alle diverse esperienze, saranno alcune linee guida e un chiaro codice etico”.