70° Dichiarazione universale

Diritti umani: card. Turkson (Santa Sede), “persistono violazioni diritti umani e conflitti alimentati da oscuri interessi”

(Foto: Siciliani/Gennari-Sir)

“Malgrado le proclamazioni solenni e le aspettative da esse suscitate, nuove violazioni della dignità delle persone sono sopraggiunte mentre vecchie piaghe sono riemerse come nel caso della schiavitù e della tratta delle persone”. Lo ha denunciato il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che ha aperto i lavori della Conferenza internazionale “I diritti umani nel mondo contemporaneo: conquiste, omissioni, negazioni” organizzata dal dicastero vaticano da lui guidato e dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del 25° anniversario della Dichiarazione di Vienna e Programma d’Azione. “Duole osservare – ha lamentato – che l’ideale proposto dai documenti pare vacillare sotto il peso di interpretazioni controverse, di un’eccessiva politicizzazione e di numerose inadempienze”.
Mentre “crescono povertà e ingiustizie all’interno delle nazioni”, le divergenze tra Stati non di rado continuano ad essere risolte con “la forza armata, con conseguenze nefaste sulle popolazioni che pagano un prezzo enorme”, ha osservato il card. Turkson sottolineando che “persistono in diverse regioni del mondo efferati conflitti armati alimentati da oscuri interessi, con il loro corteo di violazioni del diritto alla vita e all’integrità fisica e di altri diritti come l’accesso alle cure, all’acqua, all’educazione e al lavoro”. Per questo, ha concluso, occorre lavorare perché sia “riconosciuto e assicurato il diritto alla pace e quello sviluppo umano integrale”.