Infrastrutture

Tav: Torino, polemiche su analisi costi-benefici prima della manifestazione di domani. Il mondo dell’economia incontrerà il Prefetto

A Torino, il giorno prima della manifestazione per dire sì alla Tav Torino Lione e a politiche di sviluppo più incisive per la città e il Paese è trascorso fra un susseguirsi di dichiarazioni politiche e l’annuncio di un incontro, domani, delle forze economiche con il Prefetto. Intanto, pare siano ancora salite le firme di adesione alla petizione lanciata dagli organizzatori della protesta di domani, firme che ormai sfiorano le 60mila.
Ad animare la giornata una dichiarazione del ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha spiegato come “una sola opera entra nel contratto di Governo senza passare per la clausola dell’analisi costi-benefici, che è la Tav Torino-Lione. Tutti gli altri sono sottoposti ad un rapporto costi-benefici che sta portando avanti il ministero delle Infrastrutture”. Un’affermazione sibillina del vicepremier che poi ha aggiunto che nella definizione del contratto di Governo “sulle Grandi opere avevamo idee molto spesso opposte” con la Lega.
Frasi che hanno scatenato la polemica politica delle opposizioni, e che in qualche modo sono state contraddette da una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha spiegato come l’analisi costi-benefici sia “già in stato avanzato di elaborazione” e come la stessa “darà frutti che molto presto saranno, in modo trasparente, a disposizione dello scrutinio dell’opinione pubblica”.
Intanto, le associazioni d’impresa e del lavoro, così come degli ordini professionali e della cooperazione che hanno deciso di invitare i loro iscritti a partecipare domani alla manifestazione (e che sono salite a 33), hanno reso noto di aver chiesto e ottenuto sempre domani (a margine della protesta), un incontro con il Prefetto in quanto rappresentante del Governo al quale consegneranno un documento di richieste specifiche sulla Tav. Fra queste,  la richiesta di avere “dati precisi circa l’operato della Commissione che valuta i costi benefici”. E di farsi portavoce delle richieste del territorio presso presidente del Consiglio e ministro dei Trasporti.