Cultura

Diocesi: Ragusa, da lunedì la rassegna cinematografica “Orizzonti”. Filo conduttore la diversità

Con la proiezione del film “Il colore nascosto delle cose” di Silvio Soldini riparte, lunedì 12 novembre, alle 20, al Cinema Lumiére di Ragusa, la rassegna “Orizzonti” organizzata dall’Ufficio per la cultura della diocesi di Ragusa. Si tratta di nove film e l’ingresso, come sempre, sarà libero e aperto a tutti. Tema conduttore sarà la relazione con la diversità, accolta nella sua dimensione fragile. La rassegna toccherà quest’anno, oltre a Ragusa, Vittoria e Comiso, anche Santa Croce Camerina che aprirà le sale della Biblioteca comunale al cinema d’autore. Una scelta non casuale, considerato che Santa Croce Camerina è il paese dove ormai hanno la residenza un consistente numero di cittadini nati in paesi stranieri. A Santa Croce sono previste tre proiezioni, tra cui il film “Balon” (il 12 dicembre), alla presenza del regista Pasquale Scimeca e della produttrice Linda Di Dio, per un incontro con gli autori che è una delle novità della rassegna di quest’anno. Con un film (“La signora dello zoo di Varsavia”) sarà celebrata anche, il 28 gennaio, la Giornata della memoria. La proiezione alla Multisala Golden di Vittoria sarà accompagnata dall’esposizione di un premiato progetto relativo a un parco della memoria in Ucraina, a cura di un gruppo di architetti della provincia iblea.
La rassegna è realizzata in collaborazione con l’Ufficio diocesano per la Pastorale della Famiglia, ‘‘G. & G. Cinema’’, ‘‘Vittoria Peace Film Fest’’ e il Comune di Santa Croce Camerina.
“Oggi la società appare costruita sui crinali scoscesi del consumismo individualista, segnata dai profondi valloni del populismo, ma sembra lanciare – sottolinea l’Ufficio per la cultura diocesano – una richiesta, sommessa e al contempo intensa: autenticità nei legami, capacità di ascolto e accoglienza, cittadinanza solidale orientata ad futuro di speranza. I film d’autore hanno la capacità di offrire sguardi inediti sulla vita degli uomini. Ecco allora la scelta di puntare quest’anno l’attenzione sui mondi invisibili dell’interiorità e sul loro incontrarsi-scontrarsi alla ricerca di nuove armonie; su antiche tradizioni culturali in continuo riadattamento di fronte alle esigenze della verità; sugli ‘attori’ nascosti dietro il movimento dei migranti; sull’anima viva e sognante del Continente africano; sulla violenza del pregiudizio; sulla lotta per la giustizia; sulla creatività nel vivere relazioni fraterne, ove l’unica famiglia del genere umano possa ritrovare la sua originaria vocazione”.