Decalogo

Papa Francesco: udienza, “nessuno è padrone assoluto dei beni, è amministratore”. Il ricco ha una “responsabilità”

foto SIR/Marco Calvarese

“Nessuno è padrone assoluto dei beni, è un amministratore dei beni”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che nell’udienza di oggi ha illustrato il significato positivo e ampio del comandamento “Non rubare”. “La proprietà di un bene fa di colui che lo possiede un amministratore della Provvidenza”, ha spiegato: “Il possesso è una responsabilità – io sono ricco, questa è una responsabilità che tu hai – e ogni bene sottratto alla logica della Provvidenza di Dio è tradito nel suo senso più profondo”. “Ciò che possiedo veramente è ciò che so donare”, la tesi del Papa: “Questa è la misura per valutare come io riesco ad avere le ricchezze, se riesco bene o male. Questa parola è importante. Se io posso donare, sono aperto, sono ricco, non solo in quello che io possiedo ma anche nella generosità, ho il dovere di darla perché tutti partecipino”. “Se non riesco a donare qualcosa è perché quella cosa mi possiede, sono schiavo, ha potere su di me e ne sono schiavo”, il monito di Francesco, secondo il quale “il possesso dei beni è un’occasione per moltiplicarli con creatività e usarli con generosità, e così crescere nella carità e nella libertà”.