Calamità

Maltempo: Coldiretti, al nord due vittime in Val d’Aosta e agricoltura in ginocchio in Veneto, Trentino, Friuli e Liguria

In Valle d’Aosta la pioggia battente e le forti raffiche di vento hanno provocato due vittime nella Valle di Gressoney, alberi caduti sulle strade, danni a coltivazioni, campi e strutture, black out elettrici. A disegnare la mappa dei danni del maltempo sul territorio nazionale è oggi Coldiretti in occasione dell’assemblea elettiva in corso a Roma. Coldiretti Valle d’Aosta si è già attivata presso l’amministrazione regionale per l’attivazione delle procedure di verifica dei danni da calamità naturali. Allagamenti e alberi sradicati anche in Piemonte; preoccupazione per il Po che ha raggiunto il livello di guardia e per il lago Maggiore. In Lombardia il maltempo ha già provocato nelle campagne circa 7 milioni di euro di danni, tra diretti e indiretti. Province più colpite Brescia, Bergamo, Cremona, Como e Lecco. Se il conto totale presentato dal Veneto è di un miliardo di euro, la metà fa riferimento al settore agricolo: più di 25mila ettari di foresta ad alto fusto sono stati abbattuti con un danno diretto legato alla perdita di legname e al futuro del patrimonio forestale compromesso con conseguenti problemi idrogeologici. Le province maggiormente interessate sono Belluno e Vicenza dove si concentrano agriturismi e malghe per giorni privi di acqua, energia elettrica, connessioni telefoniche. Recinzioni saltate, mungiture rallentate, strade bloccate. Sull’Altopiano dei Sette Comuni Coldiretti stima che un milione di metri cubi di legno sia stato danneggiato. In Trentino diversi smottamenti hanno bloccato le strade, mentre le forti raffiche di vento hanno devastato ettari di bosco. Molte zone per giorni senza luce e telefono, 100 milioni di euro i danni ad agricoltura e foreste. In Friuli – Venezia Giulia, in Carnia, a Tolmezzo, Lauco, Ampezzo, Arta Terme e Ligosullo, il vento ha abbattuto alberi e scoperchiato tettoie e infissi. In difficoltà soprattutto allevamenti di cavalli e bovini. 19 milioni di danni in Liguria: nella provincia di Imperia sono stati colpiti il 70% degli olivicoltori presenti, mentre nel Savonese in alcune realtà si sfiora l’80% di raccolto distrutto; il 50% nel Levante. In Emilia Romagna danni fra i 3 e i 4 milioni di euro soprattutto dal Piacentino per alcune decine di aziende con crolli di mura e capannoni.

 

 

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