Religioni

Dialogo interreligioso: concluso il secondo Colloquio cristiano-taoista. “Tradizioni religiose ispirano una risposta multiforme alle sfide dei nostri tempi”

È servito “a rafforzare i nostri legami di amicizia e nutrire il nostro desiderio di un’ulteriore collaborazione” il secondo Colloquio cristiano-taoista che si è concluso oggi a Singapore sul tema “Etiche cristiana e taoista in dialogo”. Organizzato dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, dall’arcidiocesi cattolica di Singapore e dalla Federazione taoista di Singapore, l’incontro ha riunito settanta studiosi che hanno “condiviso preoccupazioni e speranze per il futuro” e hanno lavorato insieme per “definire il contesto etico necessario per il bene comune di questa e delle future generazioni”. Condivisa è la consapevolezza, come si legge nella dichiarazione conclusiva, “che nessuno può sfuggire alla responsabilità morale di cambiare strutture socio-economiche, politiche, culturali, religiose e legali ingiuste”.
Alla luce della crisi etica odierna è necessario riscoprire “valori universali basati sulla giustizia sociale, sull’ecologia integrale, sulla dignità della vita umana in ogni fase e circostanza”, avendo come solida base condivisa la Dichiarazione universale dei diritti umani. “Crediamo nella capacità delle nostre tradizioni religiose di ispirare una risposta multiforme alle sfide dei nostri tempi”, cosa che rende necessario “migliorare i metodi di comunicazione delle nostre tradizioni e storie in una lingua che sia facilmente comprensibile”, si dice ancora nel testo che si sofferma sui giovani: “Crediamo che le famiglie, le istituzioni educative e le comunità religiose siano luoghi di formazione spirituale e morale dove i giovani di oggi possono imparare a rendere il mondo di domani un posto migliore”.