Economia

Agricoltura: Prandini (Coldiretti), “tutelare territorio e prodotto italiano”. “Strategico il ruolo delle donne”

“La prima richiesta che facciamo alle istituzioni è una politica per sostenere l’agricoltura di montagna e la presenza dell’uomo che garantirebbe la pulizia del sottobosco”. Lo dice in un’intervista al Sir, con riferimento ai danni  del maltempo di questi giorni, Ettore Prandini, neopresidente di Coldiretti, eletto questa mattina all’unanimità dai delegati riuniti a Roma. Nell’occasione la confederazione ha illustrato il decalogo #risanaItalia per ridurre in maniera strutturale gli effetti del maltempo e dei cambiamenti climatici, e il rischio idrogeologico. “Nei prossimi giorni – annuncia Prandini – intendiamo presentarlo al governo con l’obiettivo di creare le condizioni per avere risposte chiare e certe da parte delle istituzioni. Occorre mettere in sicurezza il Paese: con una seria pianificazione territoriale e un attento studio idrogeologico che individui le zone a rischio, anche fenomeni atmosferici estremi sarebbero gestibili risparmiando tante vite umane. È paradossale che per tali eventi nel 2018 dobbiamo ancora contare dei morti. Per questo puntiamo sulla sistemazione degli argini dei fiumi, sul contrasto all’abusivismo, sulla riduzione di consumo di terreno fertile”. Per il presidente di Coldiretti è urgente porre fine al consumo di suolo agricolo approvando rapidamente la relativa legge, e sono auspicabili la revisione del Ceta che “non tutela a sufficienza l’agroalimentare italiano” e la riforma della Pac.  Oggi, con Maria Letizia Gardoni, già presidente dei giovani coltivatori diretti, entra la prima donna nella giunta nazionale: “Le donne sono un terzo degli imprenditori agricoli presenti sul nostro territorio e sono quelle che hanno portato la maggiore innovazione e attenzione sulle nuove possibilità di sviluppo e di internazionalizzazione” il commento di Prandini che definisce il loro ruolo “fondamentale e strategico per l’agricoltura italiana”.