Giornata Pro Orantibus

Papa Francesco: messaggio ai consacrati, “il mondo e la Chiesa hanno bisogno di voi”

“Che ne sarebbe della Chiesa senza la vita contemplativa? Che ne sarebbe delle membra più deboli della Chiesa che trovano in voi un appoggio per continuare il cammino? Che ne sarebbe della Chiesa e del mondo senza i fari che segnalano il porto a chi è sperduto in alto mare, senza le fiaccole che illuminano la notte oscura che stiamo attraversando, senza le sentinelle che annunciano il nuovo giorno quando è ancora notte?”. A chiederselo è il Papa, nel messaggio inviato ai partecipanti all’incontro organizzato dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica in occasione della Giornata Pro Orantibus, che si celebra oggi nella Pontificia Università Lateranense e nella basilica di San Giovanni in Laterano. “Quest’anno – ricorda il Papa – la Giornata, celebrata nella Pontificia Università Lateranense e nella Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, è dedicata alla presentazione di due documenti che riguardano direttamente la vita contemplativa femminile: la Costituzione apostolica Vultum Dei Quaerere e l’Istruzione applicativa Cor Orans”. “Approfittando di questa Giornata desidero, ancora una volta, manifestarvi il grande apprezzamento della Chiesa per la vostra forma di vita”, l’omaggio di Francesco. “Grazie, sorelle e fratelli contemplativi perché siete tutto questo per il mondo: sostegno per i deboli, fari, fiaccole e sentinelle. Grazie perché ci arricchite con tanti frutti di santità, di misericordia e di grazia”. “Con tutta la Chiesa – ha assicurato il Papa – anch’io prego affinché il Signore possa realizzare nei vostri cuori la sua opera e trasformarvi interamente in Lui, fine ultimo della vita contemplativa; e le vostre comunità o fraternità siano vere scuole di contemplazione e orazione. Il mondo e la Chiesa hanno bisogno di voi. Questa sia la vostra profezia”. “Prendere sul serio la sfida della formazione”, l’invito di Francesco: “un processo lento”, che “dura tutta la vita” e per il quale “è importante non avere fretta”. Di qui “l’importanza del discernimento e dell’accompagnamento spirituale e vocazionale delle candidate, senza mai lasciarsi prendere dall’ansia per i numeri e per l’efficienza, come pure la formazione delle formatrici e delle sorelle chiamate a prestare il servizio dell’autorità”. “Affinché la vostra vita contemplativa sia significativa per la Chiesa e per il mondo di oggi è necessario puntare su una formazione adeguata alle esigenze del momento presente”, la ricetta del Papa, che ai contemplativi raccomanda “una formazione integrale, personalizzata e ben accompagnata”, con “fedeltà creativa al carisma ricevuto, sia di ciascuna delle sorelle sia dell’intera comunità”.