Magis

Disuguaglianze: p. Albanese (comboniani), In Italia c’è lo “strapotere degli stupidi” ma “essere credenti significa contrastare il pensiero debole”

“Il Magis sta svolgendo un’azione culturale, non solo solidale. Mai come oggi dobbiamo aiutare coloro che abitano il Bel Paese e far girare i neuroni perché sta diffondendosi la legge fondamentale della stupidità sociale. Stiamo assistendo allo strapotere degli stupidi. Essere credenti significa contrastare questo pensiero debole. Papa Francesco di fatto è oggi l’unico statista in grado di dare voce a chi non ha voce. Come cattolici non abbiamo il monopolio del bene, essere missionari significa capire che lo spirito ci precede”. Lo ha detto il missionario comboniano e membro del Comitato per gli interventi caritativi a favore del terzo mondo della Cei, padre Giulio Albanese, intervenendo al trentennale del Magis, fondazione che coordina le attività missionarie e di cooperazione internazionale della provincia euro-mediterranea della Compagnia di Gesù, presso la Pontificia Università Gregoriana dove ha organizzato un simposio sul tema della povertà e della solidarietà. “Il Pontefice – ha continuato – nella Evangelii gaudium dice che la Chiesa deve essere in uscita e stare in periferia, non può essere una presenza neutrale: noi dobbiamo stare dalla parte dei poveri. A pagare il prezzo più alto sono gli ultimi, coloro che patiscono l’esclusione sociale. Ben venga il pensiero del Papa che scuote le coscienze. I suoi nemici sono i grandi fondi finanziari. Oggi stiamo assistendo allo strapotere della economia finanziaria su quella reale”. “Essere cattolici – ha concluso – rispetto a questa fenomenologia significa stare dalla parte degli ultimi. Oggi la situazione debitoria dei Paesi in via di sviluppo è contraria ai diritti umani e sarebbe necessaria una operazione di globalizzazione del rispetto di questi diritti”.