Trasparenza
“Gli accertamenti condotti, anche dalla Magistratura hanno fatto luce sui comportamenti e sui fatti di cui è stato responsabile don Lucio Sinigaglia”. Lo ha chiarito il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, durante l’incontro a Legnaro con il consiglio pastorale parrocchiale e con il consiglio per la gestione economica nel corso della visita pastorale. Mons. Cipolla ha scelto proprio questa occasione, spiega la diocesi di Padova, “per mettere una parola definitiva sulla vicenda che, tre anni fa, ha visto protagonista l’allora parroco don Lucio Sinigaglia. Una vicenda che ha avuto una grande risonanza mediatica avendo sullo sfondo il riferimento a un’eredità di circa 13 milioni di euro, destinata alla carità della parrocchia di Legnaro”.
“Ora – prosegue la nota – dopo che la vicenda sul piano della giustizia ordinaria si è conclusa con un patteggiamento nel luglio 2016 e che don Lucio Sinigaglia ha avuto il tempo e i modi per ripercorrere quanto accaduto e rivisitare le proprie responsabilità, lontano dalla ribalta mediatica, il vescovo Claudio ha ritenuto opportuno – nel contesto della visita pastorale – durante l’incontro congiunto con il consiglio pastorale parrocchiale e con il consiglio parrocchiale per la gestione economica di Legnaro (martedì 20 novembre), condividere il percorso fatto, sia nel reintegrare le somme prelevate e confermare le disposizioni testamentarie del dottor Focherini, sia nel dare seguito a una piena riabilitazione di don Lucio Sinigaglia”. Al sacerdote, “che si è assunto la responsabilità di restituire il denaro utilizzato per questioni non inerenti la parrocchia”, è stato affidato un nuovo incarico: da alcuni mesi è amministratore parrocchiale dell’unità pastorale di Cinto Euganeo (Cinto Euganeo, Faedo, Fontanafredda, Valnogaredo).
A conclusione dell’incontro con i consigli, mons. Cipolla ha sottolineato che ora “è stata raggiunta piena trasparenza e sono state ripristinate le condizioni per realizzare le volontà testamentarie del dottor Focherini”. E, per quanto riguarda don Sinigaglia, “ha ottemperato a tutte le prescrizioni canoniche e civili e non risultano ulteriori limitazioni all’esercizio del ministero pastorale, pertanto sono contento come vescovo, a nome della comunità diocesana, di potergli accreditare nuova fiducia e stima”.
“Con questo ultimo passaggio – conclude la nota – la Chiesa di Padova, seppur profondamente provata da questa dolorosa vicenda, ribadisce l’impegno a onorare quegli obblighi morali che in taluni casi superano la legge, ma nello stesso tempo è decisa nel percorrere, laddove ci siano le condizioni, strade di riabilitazione e di nuovi inizi”.