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Maltempo: Protezione civile, “ancora temporali e venti forti sulle Isole. Allerta rossa su parte della Sicilia”

“La circolazione depressionaria sul Mediterraneo centrale continua a far confluire correnti umide e instabili verso l’Italia. Il lento spostamento della perturbazione verso sud-ovest, nel corso della giornata di domani, sabato 3 novembre, favorirà un graduale e momentaneo miglioramento delle condizioni meteorologiche sulle regioni peninsulari, mantenendo invece condizioni di spiccata instabilità sulla Sicilia, in estensione dalla serata alla Sardegna”. Ad annunciarlo è il Dipartimento di Protezione civile in una nota nella quale spiega che “sulla base delle previsioni disponibili” e “d’intesa con le Regioni coinvolte” è stato emesso “un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende gli avvisi emessi nei giorni scorsi”. “L’avviso – prosegue la nota – prevede dalla serata di oggi, venerdì 2 novembre, il persistere di precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco sulla Sicilia, più diffuse e persistenti sui settori occidentali. Dalla serata di domani, sabato 3 novembre, si prevedono precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco, sulla Sardegna”. Secondo la Protezione civile, “i fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di oggi, venerdì 2 novembre, allerta rossa sui bacini costieri occidentali della Sicilia, comprese isole Egadi, Ustica e Pantelleria. Per la giornata di domani, sabato 3 novembre, l’allerta rossa è stata estesa anche ai bacini centro-meridionali della Sicilia e alle isole Pelagie. Valutata inoltre allerta arancione su parte del territorio di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio e sui restanti settori della Sicilia. È stata inoltre valutata per la giornata di domani allerta gialla su tutto il territorio della Valle d’Aosta, sui restanti bacini di Veneto, Emilia-Romagna, su parte di Toscana e Molise, sull’intero territorio di Umbria e Abruzzo, sul versante ionico meridionale della Calabria e sui bacini sud-occidentali e centro-meridionali della Sardegna.