Pellegrinaggio

Libano: il pellegrinaggio della Roaco, il card. Sandri rende visita ai rifugiati e agli immigrati accolti dalla Caritas e dalle chiese locali

foto SIR/Marco Calvarese

Con una cena di benvenuto nel Centro Giovanni Paolo II per le famiglie in difficoltà, ha avuto inizio domenica 11 novembre il pellegrinaggio in Libano della Roaco (Riunione opere di aiuto alle Chiese orientali), promosso in occasione del suo 50° anniversario. Al pellegrinaggio partecipa, da ieri, anche il prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, card. Leonardo Sandri. Il primo giorno di visita, informa la Congregazione, ha visto la delegazione visitare il dispensario gestito dalle Suore di Buon Pastore a Rweissat, dove ogni giorno un numero di non meno di 150 persone, per la maggior parte rifugiati musulmani, accedono per una visita medica condotta da medici, spesso volontari, e dalle Suore che accolgono i malati, vivendo così ormai da 80 anni il loro carisma di accoglienza e servizio per ogni persona indipendentemente dalla provenienza o dalla appartenenza religiosa. La seconda tappa della giornata è stata presso Caritas Libano, con il suo direttore, padre Paul Karam, in uno dei sei rifugi per i lavoratori immigrati a Bourj Hammoud. Si tratta di ragazze, anche minorenni, che hanno subito diverse forme di violenze e abusi, spesso prive di documenti e con i figli nati nonostante tutto, tutte con la possibilità di stare al sicuro, imparare una professione e una lingua. Al termine i pellegrini sono stati ospiti del patriarca armeno cattolico, Gregorio Pietro XX Ghabroyan. Il resto della giornata è trascorsa con la visita alla scuola per i bambini rifugiati iracheni, gestita dalla Chiesa siro cattolica. Erano presenti alcuni genitori con i quali i rappresentanti delle Agenzie hanno parlato prima di incontrare i bambini nelle classi. Il patriarca siro cattolico, Younan, ha accompagnato la Delegazione durante tutta la permanenza nella scuola. Dopo la messa celebrata dal nunzio apostolico in Libano, mons. Joseph Spiteri, nel santuario di Notre Dame du Liban ad Harissa, i pellegrini si sono recati presso la sede del Patriarcato maronita, a Bkerke. A fare gli onori di casa il card. Bechara Rai, che ha ricordato l’incontro con le Agenzie della Roaco sin da quando fu istituita la Commissione per il servizio della carità che il presule ha presieduto per lunghi anni. Dal canto suo il card. Sandri ha messo in evidenza come il “sangue, il Dna della Chiesa sia la carità” e pertanto, dentro quel “mistero che è il Medio Oriente la Chiesa è chiamata a manifestare il volto di Dio attraverso il chinarsi concreto, umile e quotidiano, sui bisogni di ogni uomo”.