Pedofilia e giustizia

Inghilterra: abusi sessuali. Commissione di inchiesta indaga su arcidiocesi di Birmingham. Card. Nichols non si è potuto presentare per malore

A causa di un malore il cardinale Vincent Nichols non potrà presentarsi oggi alla Commissione di inchiesta indipendente sugli abusi sessuali sui minori, istituita nel Regno Unito per fare chiarezza sugli abusi che sono stati commessi nel Paese (“Independent Inquiry into Child Sexual Abuse”). Il cardinale avrebbe dovuto dare la sua testimonianza in merito all’inchiesta che la Commissione ha aperto sul caso della diocesi di Birmingham, nella più ampia investigazione che sta facendo nella Chiesa cattolica britannica. Il cardinale che è stato arcivescovo di quella diocesi dal 2000 al 2009, si è sentito male domenica scorsa durante la celebrazione di una messa in cattedrale. Visitato da un medico – si legge in un comunicato di Westminster – è stato dichiarato non adatto a presentarsi in udienza. “Il cardinale Nichols ha lavorato duramente per prepararsi a dare la sua testimonianza e desidera tornare a dare le sue prove quando starà di nuovo bene”, precisano a Westminster.
È la prima volta che un cardinale è chiamato a dare testimonianza sotto giuramento. La Commissione di inchiesta sta esaminando questa settimana il “caso” della diocesi di Birmingham e venerdì è atteso mons. Bernard Longley, attuale arcivescovo della diocesi. L’udienza dovrebbe concentrarsi sui casi di padre Samuel Penney e padre James Robinson, condannati per pedofilia e su altri due sacerdoti contro i quali sono state fatte accuse. Lo scorso fine settimana nelle chiese di tutta l’arcidiocesi, è stata data lettura di una lettera di mons. Longley nella quale esprime anche a nome del cardinale Nichols “vergogna e dolore”. Nella lettera l’arcivescovo ricorda che l’arcidiocesi ha commissionato due rapporti indipendenti. Il primo per aiutare a capire le dinamiche di come gli abusi sono stati commessi nel passato. Il secondo per rivedere le procedure di salvaguardia e il modo per migliorarle come richiesto. “Questi due rapporti – scrive mons. Longley – hanno evidenziato gravi fallimenti del passato e aree che richiedono oggi un significativo miglioramento nella pratica diocesana. Stiamo agendo tempestivamente per mettere in pratica le loro raccomandazioni. Entrambe le relazioni sono state divulgate alla Commissione e saranno condivise anche con altre diocesi e con le nostre strutture di salvaguardia nazionali in modo che tutti possano beneficiarne”.