Legge sulla blasfemia

Pakistan: Asia Bibi, si è in attesa del verdetto della corte. L’avvocato, “attendiamo fiduciosi”

“L’udienza si è conclusa, ora attendiamo fiduciosi il verdetto della corte”, così Saif ul-Malook, avvocato di Asia Bibi, commenta ad Aiuto alla Chiesa che soffre al termine dell’udienza decisiva della causa “Asia Bibi contro lo Stato del Pakistan”. Ora la corte si è ritirata per deliberare. Il verdetto verrà emesso nei prossimi giorni, secondo quanto riferiscono fonti locali, forse già tra stasera e domani mattina. “Assieme agli altri tre difensori di Asia – racconta Maloof – abbiamo sottolineato come le prove a carico della donna fossero insufficienti. Il caso è montato su una accusa di blasfemia denunciata da un imam locale che non ha assistito al diverbio tra Asia e le sue colleghe musulmane durante il quale la donna cristiana avrebbe commesso blasfemia. Inoltre, abbiamo fatto notare ai giudici come il capo della polizia di Ittanwali, vicino a dove è accaduto il fatto, non ha profuso sufficienti sforzi per verificare le accuse”. “Il fatto che non si siano espressi immediatamente fa ben sperare” dichiara ad Acs Thair Khalil Sindhu, già ministro per i diritti umani e per gli affari delle minoranze della provincia pachistana del Punjab e membro del collegio difensivo di Asia Bibi durante il processo di appello parlamentare dell’assemblea del Punjab. Khalil Sindhu, oggi parlamentare del Punjab, era presente stamattina all’udienza ad Islamabad. “Vi è un’alta probabilità che la corte abbia posticipato l’emissione del verdetto perché ha intenzione di prosciogliere Asia. Vogliamo sperare che intendano organizzare il trasferimento della donna dalla prigione di Multan in un luogo sicuro. I fondamentalisti sono già pronti ad ucciderla”.