Sanità
Cade oggi, 8 ottobre, giorno della sua nascita (nel 1873), la festa liturgica di san Giovanni Calabria, presbitero veronese, che dedicò tutta la vita agli orfani, ai malati, ai poveri e agli emarginati. Tra le sue opere si annovera il complesso ospedaliero di Negrar (Verona) che, nel suo intendimento, era destinato a diventare una “Cittadella della carità”. Proprio in quell’ospedale – che prende il nome dal fondatore -, questa mattina alle 11, sarà celebrato san Giovanni, con la benedizione inaugurale dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) “Sacro Cuore Don Calabria” per le malattie infettive e tropicali, impartita dal Casante dell’Opera calabriniana, padre Miguel Tofful. Alle 12 il vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, presiederà la celebrazione eucaristica nella cappella del don Calabria, a solenne conclusione di un programma di festeggiamenti, che ha visto il pellegrinaggio dei giovani, la novena e una settimana di preghiera e riflessioni.
Il riconoscimento di Irccs da parte del ministero della Salute porta la data del 23 maggio scorso, un mese dopo il trentesimo anniversario della posa della prima pietra (18 aprile 1988) della Fondazione Don Calabria, da parte di Papa Giovanni Paolo II. Nella stessa visita alla diocesi scaligera, il Pontefice polacco beatificava il sacerdote veronese che dedicò la vita ai “dimenticati”, così come sono “dimenticate” dalla ricerca la gran parte delle patologie di cui si occupa il nuovo Irccs.