Verso la Cop24
(Bruxelles) Presentata la relazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (Ipcc) sugli impatti del riscaldamento globale di 1,5° in vista del vertice sul clima a dicembre in Polonia (Cop24). Positive le reazioni dei commissari Miguel Arias Cañete per l’azione per il clima e l’energia e Carlos Moedas per la ricerca, la scienza e l’innovazione che hanno oggi reso merito agli scienziati per il “notevole sforzo compiuto, per informare i responsabili politici di tutto il mondo e della società in generale”. A monte della relazione una ricerca finanziata dall’Ue: “Tre anni fa, quando 195 Paesi hanno adottato l’Accordo di Parigi, abbiamo chiesto all’Ipcc di dirci quale azione sia necessaria al mondo per limitare il riscaldamento globale a 1,5°, e cosa potrebbe accadere se il mondo non riuscisse a farlo” e ora “la relazione conferma che limitare i cambiamenti climatici a 1,5° è necessario per evitare impatti peggiori e ridurre la probabilità di eventi meteorologici estremi”. La relazione inoltre mostra “che il riscaldamento globale indotto dall’uomo ha già raggiunto 1° C sopra i livelli preindustriali e aumenta di circa 0,2° a decennio”, ma che ci si può fermare se “agiamo ora e utilizziamo tutti gli strumenti a nostra disposizione”. A dicembre al Cop24 a Katowice, in Polonia, la Commissione arriverà con una strategia dell’Ue per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra a lungo termine verso un’economia “carbon neutral” il più presto possibile in questo secolo.