Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Italia e migrazioni, Sinodo, risposta Tria su manovra, migranti Honduras, Parlamento Ue, “Share the Journey”, Tardelli su Vicofaro

Migrazioni: Società geografica italiana, Italia è “tessera centrale” dello scacchiere geopolitico nel Mediterraneo

L’Italia è la “tessera centrale di uno scacchiere di natura fondamentalmente geopolitica che fa dei flussi migratori, comunque originati e motivati, una componente strategica di primo rilievo nell’ambito delle relazioni interstatali che si sviluppano sul piano politico ed economico nel Mediterraneo”. È quanto si legge nel Rapporto presentato oggi dalla Società geografica italiana dal titolo “Per una geopolitica delle migrazioni. Nuove letture dell’altrove tra noi”. “Fin dall’esordio del ventunesimo secolo, il principale fattore delle dinamiche che riguardano lo spazio geografico italiano sia da individuare nei flussi migratori. Pur non dovendosi trascurare il ruolo che, nella recente trasformazione del quadro delle relazioni territoriali del Paese e nelle prospettive di scenario delle stesse, svolgono i flussi di capitale, di innovazione, di capacità di impresa, è senza dubbio nella dinamica migratoria che può essere individuata la componente primaziale della proiezione territoriale delle evoluzioni demografiche, insediative, economiche, sociali e politiche che riguardano l’Italia”. (clicca qui)

Sinodo 2018: mons. Bizzeti, “fare solenne richiesta di perdono ai giovani” per il mondo che abbiamo lasciato loro

“Abbiamo fallito lo scopo di preparare un mondo vivibile per i giovani, dove ci sia la possibilità per loro di esprimere i propri talenti”. Non ha usato mezzi termini mons. Paolo Bizzeti, vicario apostolico di Anatolia, nel fare e chiedere un “mea culpa” rispondendo ad una domanda: “Che mondo abbiamo creato per i giovani?”. “Quale organismo mondiale è così a contatto con i problemi della gente come la Chiesa cattolica?”, si è chiesto il presule durante il briefing di oggi – giorno di “vacanza” al Sinodo – in sala stampa vaticana. “Dobbiamo fare una solenne richiesta di perdono ai giovani, per aver creato un mondo dove i giovani fanno fatica a inserirsi”, la proposta all’inizio dell’ultima settimana di lavori dei 267 padri sinodali, che fin dall’inizio del terzo Sinodo convocato da Papa Francesco si sono trovati a confrontare “con problematiche enormi, alcune differenti e trasversali, che ci hanno messo in contatto con la nostra umanità, con le sue luci e le sue problematiche”. In particolare, per il vescovo della Turchia, occorre domandarsi “come mai i giovani di oggi crescono con l’impressione che nel mondo per loro non c’è tanto posto: abbiamo dato loro cose inutili e li abbiamo privati di tante possibilità”. (clicca qui)

Manovra: Tria (ministro Economia) risponde a Bruxelles, “coscienti di aver scelto un’impostazione non in linea con le norme europee” ma è per “recuperare i più svantaggiati”

“Per quanto riguarda il sentiero del saldo strutturale, il Governo italiano è cosciente di aver scelto un’impostazione della politica di bilancio non in linea con le norme applicative del Patto di stabilità e crescita. È stata una decisione difficile ma necessaria alla luce del persistente ritardo nel recuperare i livelli di Pil pre—crisi e delle drammatiche condizioni economiche in cui si trovano gli strati più svantaggiati della società italiana”. Lo ha scritto il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nella lettera inviata al vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e al commissario Ue agli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in risposta alla missiva giunta da Bruxelles lo scorso 18 ottobre. “Il Governo – spiega Tria – prevede di discostarsi dal sentiero di aggiustamento strutturale nel 2019 ma non intende espandere ulteriormente il deficit strutturale nel biennio successivo e si impegna a ricondurre il saldo strutturale verso l’obiettivo di medio termine a partire dal 2022”. “Qualora i rapporti debito/Pil e deficit/Pil non dovessero evolvere in linea con quanto programmato, il Governo si impegna a intervenire adottando tutte le necessarie misure affinché gli obiettivi indicati siano rigorosamente rispettati”, assicura Tria. Le posizioni tra Roma e Bruxelles restano distanti, dunque, e c’è il rischio di una reale bocciatura di Bruxelles al Def. (clicca qui)

Migranti Honduras: vescovi messicani, “le grida dei poveri ci interpellano”

“Oggi ci inquieta e ci scuote il grido dei nostri fratelli dell’Honduras e di altri Paesi centroamericani, che hanno intrapreso una carovana per cercare la sopravvivenza”. Un grido “inarticolato, che si esprime totalmente nella silenziosa e inumana migrazione forzata”. Contemporaneamente, “assistiamo stupiti al fatto che parti della società stanno cercando di soffocare queste grida, viste come una minaccia al proprio livello economico e ai propri interessi”. Lo si legge in un comunicato diffuso ieri sera dalla Conferenza episcopale messicana (Cem) che interviene così sull’esodo dei profughi honduregni, molti dei quali si trovano ormai in territorio messicano. Nel testo di fa riferimento al Piano pastorale globale elaborato dall’episcopato messicano, nel quale ci sono l’impegno ad ascoltare le grida dei poveri e l’attenzione al “dolore generato dalla migrazione forzata e dalla conseguente vulnerabilità giuridica”. Nella prospettiva di “una Chiesa impegnata per la pace e per le cause sociali”. (clicca qui)

Parlamento Ue: no a un dibattito sul caso-Riace. Domani dichiarazione di Tajani su Asia Bibi. Ricordo di Caruana Galizia

(Strasburgo) È attesa nella giornata di domani una dichiarazione del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a proposito di Asia Bibi, la giovane donna cattolica condannata a morte in Pakistan con l’accusa di aver offeso l’islam. Oggi, in apertura di sessione plenaria a Strasburgo, Tajani ha ricordato la “coraggiosa giornalista maltese” Daphne Caruana Galizia, uccisa un anno fa “per le sue inchieste”. Il presidente ha richiamato la necessità di difendere la libertà di stampa in Europa e ovunque nel mondo. Ha poi ricordato anche il caso del giornalista saudita Jamal Khashoggi, chiedendo sia fatta rapidamente giustizia. In apertura di sessione sono state inoltre citate in aula le parole del presidente della Rai, Marcello Foa, che giorni fa aveva sostenuto che “un enorme numero” di parlamentari europei sarebbe finanziata da Soros, inclusa “l’intera delegazione del Pd”. A Tajani, Nicola Danti ha chiesto di tutelare l’onorabilità dell’Euroassemblea. Infine la deputata portoghese Maria Joao Rodriguez (Socialisti e democratici) ha proposto di tenere un dibattito, senza risoluzione, sul caso-Riace. L’aula ha bocciato la proposta. (clicca qui)

Share the Journey: card. Tagle (Caritas internationalis), “ogni passo è atto di solidarietà con i tanti migranti e rifugiati”

“Questa giornata è un’altra tappa della campagna internazionale di Caritas internationalis ‘Share the Journey (‘Condividere il viaggio’ con i migranti e i rifugiati). L’anno scorso il Santo Padre nella stessa piazza ha inaugurato questa campagna per promuovere una cultura di incontro personale con i migranti e i rifugiati e oggi comincia una seconda tappa: camminare da tutte le parti del mondo per compiere un milione di chilometri”. Lo ha detto in una videointervista al Sir il presidente di Caritas internationalis, card. Luis Antonio Tagle, che ieri ha percorso una camminata di solidarietà, dalla chiesa di Santa Maria della Luce, a Trastevere, fino a piazza San Pietro, a Roma, con tante altre persone, che hanno partecipato all’Angelus con Papa Francesco. “Purtroppo – osserva il cardinale – nel clima culturale di oggi c’è una paura verso gli altri, ma non è fondata sulla realtà”. “Le persone che hanno paura di migranti e rifugiati non li hanno mai incontrati nella loro vita. Quando incontriamo una persona faccia a faccia – è il suo auspicio – cerchiamo il suo volto e la paura diventa amicizia, vicinanza, fraternità”. (clicca qui)

Vicofaro: mons. Tardelli (Pistoia) “profondamente amareggiato, quanto successo è il vertice di una escalation insopportabile”

“Dovremmo tutti interrogarci sulle nostre responsabilità e su cosa possiamo fare in positivo perché Vicofaro diventi davvero un luogo di speranza e non di scontro; di unione e di pace e non occasione di divisione e di contrasti, un laboratorio di civiltà e di convivenza e non un terreno di lotta”. Lo ha affermato il vescovo di Pistoia, mons. Fausto Tardelli, intervenendo sulla vicenda Vicofaro. “L’altra sera – sottolinea il vescovo – è successo qualcosa che mi ha amareggiato profondamente. Non ne ero stato certo avvisato; e perché mai avrei dovuto esserlo, del resto? Mi ha amareggiato per tanti motivi, non per uno solo. Qualcosa mi inquieta e non mi piace in ciò che è accaduto. È stato un punto che ha segnato il vertice di una escalation insopportabile”. Mons. Tardelli rileva che “invece di sciogliersi e trovare una soluzione accettabile, la vicenda di Vicofaro nel tempo è andata sempre più ingigantendosi, complicandosi, esacerbandosi”. “Credo che dobbiamo tutti sforzarci di fare un passo indietro e ragionare, senza farci prendere dall’emotività o, peggio, dai risentimenti”, spiega il vescovo. “Vorrei allora che ci domandassimo: ma tutta questa storia, la vicenda di Vicofaro, da quando l’anno scorso iniziò sui social, ci ha portato ad essere migliori? Ha condotto a migliorare questa città? Ha fatto aumentare il numero delle persone solidali e aperte agli altri? Ha fatto crescere in questa città il senso di una fraternità accogliente? Ha permesso una vera integrazione degli ospiti accolti?”, gli interrogativi posti da mons. Tardelli, che amaramente risponde: “Onestamente, mi pare proprio di no. È aumentata l’intolleranza”, “le posizioni si sono soltanto radicalizzate e politicizzate”. “Diamoci da fare, insieme” – l’esortazione di mons. Tardelli – perché “Pistoia sia una città di pace, bella, accogliente, multietnica e al tempo stesso sicura e ben custodita”. (clicca qui)