Anniversario

Giovanni Paolo II: il Senato ricorda le parole pronunciate 40 anni fa in aula dall’allora presidente Fanfani e dal ministro Ruffini dopo l’elezione

Nel quarantesimo anniversario dell’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II (22 ottobre 1978), il Senato della Repubblica attraverso un tweet sul proprio profilo ricorda le parole pronunciate pochi giorni dopo nell’aula di Palazzo Madama quando furono l’allora presidente Amintore Fanfani e il ministro della Difesa, Attilio Ruffini, a rendere omaggio a Karol Wojtila per la sua elezione al soglio pontificio.

https://twitter.com/SenatoStampa/status/1054369873780989952

“Dopo quasi cinquecento anni un papa non italiano e per la prima volta in due millenni un papa polacco”, osservò Fanfani, sottolineando che “il secondo aspetto della scelta ha però finito per far prevalere negli italiani alla sorpresa una sincera simpatia”. “Le caratteristiche peculiari della terra, del popolo, della esperienza di Giovanni Paolo II”, aggiunse Fanfani, “immettono nel cammino della Chiesa una nuovissima pietra. Questa ne accentua l’universalità e la sostanziale unità, che non fa ritrovare nessuno straniero nella famiglia cristiana. Con ciò stesso anche la novità incoraggia il mondo a contenere le differenze che lo dividono, restando sicuro che la Chiesa in tanta necessaria opera lo aiuterà”.
“Gli italiani – disse invece Ruffini – hanno riconosciuto nella scelta illuminata del Sacro Collegio l’attestazione autentica della universalità della Chiesa e nel nome assunto di Giovanni Paolo II il chiaro e convinto proponimento di continuare l’opera pastorale e il magistero dei suoi predecessori”. “I primissimi atti pontificali compiuti – proseguì il ministro – hanno rivelato la più genuina vocazione a diffondere, con la stessa ‘ondata d’amore’ generata dal calore umano e spirituale di Papa Luciani, la verità evangelica in una prospettiva di pace e di fraternità tra gli uomini ed infondono speranza ed incoraggiamento anche al popolo italiano a procedere, con fede, nel severo cammino verso il progresso, la libertà, la vera giustizia sociale”.