Edifici di culto

Elevazione santuario Conflenti a basilica: card. Sarah, “luogo privilegiato in cui sperimentare la misericordia di Dio”

“Mi auguro che questa basilica possa essere per chiunque verrà il simbolo di ciò che tutti noi siamo: il tempio di Dio. Questa chiesa sarà un luogo privilegiato in cui fare silenzio, mettersi in ascolto della Parola di Dio e sperimentare la sua misericordia”. Così il card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che ha presieduto ieri la concelebrazione eucaristica con la quale il santuario diocesano della Madonna della Quercia di Conflenti, nella diocesi di Lamezia Terme, è stato elevato a basilica minore pontificia. “Qui saremo sicuri di trovare il conforto materno della Vergine Maria, la sua protezione costante – ha aggiunto –. Uscendo da questa chiesa, siamo chiamati a essere creature nuove, trasformate dall’amore di Dio, testimoni della purezza che rigenera del Vangelo”. Richiamando la storia di Conflenti, luogo dove Maria apparve al pastorello Lorenzo Folino nel 1578 e dove la Vergine volle venisse costruita una chiesa, il cardinale ha sottolineato la missione che “da oggi in poi questa basilica avrà: quella di essere segno visibile della comunione con la Chiesa di Roma e il Sommo Pontefice”. “I fedeli che verranno in questo luogo dovranno essere formati a stare alla presenza di Dio e a vivere con sempre maggiore consapevolezza e partecipazione la sacra liturgia”. Dal vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, parole di gratitudine al card. Sarah e a Papa Francesco che “con la concessione del titolo di basilica a questo luogo ci ha dato un ulteriore segno di affetto paterno per questa nostra chiesa diocesana”. “Nei secoli da Conflenti la devozione alla Madonna della Quercia si è irradiata in tutto il Paese – ha detto il presule –. Qui è sorto il monastero delle Clarisse, luogo di silenzio e di preghiera. Qui impariamo che, come dice Papa Francesco, la Chiesa non ha bisogno di mondanità. Ma di silenzio e preghiera”.