XI Giornata pedagogica

Scuola cattolica: Cicatelli (Cssc), “su personalizzazione si è combattuta battaglia di politica scolastica con pregiudiziali ideologiche”

“Sulla personalizzazione si è combattuta una battaglia di politica scolastica spesso caratterizzata da pregiudiziali ideologiche o politiche”. Non ha dubbi Sergio Cicatelli, coordinatore scientifico del Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) dell’Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della Cei,  intervenuto alla XI Giornata pedagogica della scuola cattolica su “La scuola della personalizzazione”. Nel suo contributo sulla presenza del principio della personalizzazione educativa nella produzione normativa scolastica degli ultimi decenni, Cicatelli ne documenta l’evoluzione del concetto e della sua incidenza sull’organizzazione scolastica e sulla prassi didattica, chiarendo che personalizzazione non è sinonimo di individualizzazione. Due le prospettive analizzate: cronologica e sistematica. In base alla prima sono quattro le fasi evolutive: gli anni Settanta-Ottanta del secolo scorso quando il concetto inizia ad emergere, gli ultimi anni Novanta, i primi anni Duemila e l’ultimo decennio. Anche dal punto di vista sistematico, spiega, sono individuabili quattro distinti ambiti. Cicatelli indica anzitutto la personalizzazione “come soluzione didattica da adottare per favorire l’integrazione scolastica di alunni disabili o di soggetti a vario titolo bisognosi di particolare attenzione educativa”; quindi come “pratica idonea a soddisfare le esigenze di un’utenza scolastica legata in vario modo al mondo del lavoro (istituti professionali, formazione professionale, istruzione degli adulti) e come “modalità prevalentemente organizzativa, legata in particolare all’introduzione dell’autonomia scolastica”. Infine come “ordinaria prassi didattica che caratterizza l’attività scolastica quotidiana attraverso una molteplicità di strumenti e soluzioni essenzialmente affidate al discernimento professionale degli insegnanti”.