Clero
Come può essere la Chiesa vicina ai giovani? Quali attrattive può offrire oggi alle nuove generazioni? Se ne è parlato questa mattina all’Istituto Filippo Smaldone di Formia in occasione della prima assemblea presbiteriale dell’arcidiocesi di Gaeta. Nel commentare i tre sommari degli Atti degli apostoli (At 2,42-48; 4,31-35; 5,12-16), l’arcivescovo, mons. Luigi Vari, ha sottolineato l’importanza, che da sempre hanno nella comunità cristiana l’insegnamento, la frazione del pane, la preghiera e la condivisione. Mons. Vari ha ricordato l’importanza del ruolo dei sacerdoti, chiamati a rendere attrattiva la Chiesa con la testimonianza coerente della loro vista. “Far affascinare i giovani alla Chiesa – ha ricordato l’arcivescovo di Gaeta – significa essere uniti, condividere progetti, camminare insieme e non per conto proprio”. Mons. Vari ha rimarcato il fatto che la Chiesa è credibile quando è una Chiesa visibile nell’unità, nella gioia dell’essere attrattiva per le cose che fa e non solo per le cose che dice. Nel suo intervento, mons. Vari ha invitato i sacerdoti della Chiesa di Gaeta a superare una visione clericale della Chiesa, secondo quanto afferma Papa Francesco, per aprirsi al mondo giovanile con la capacità di ascolto e di accompagnamento e di coinvolgimento. Gli spunti di riflessione offerti da mons. Vari sono stati quindi approfonditi in gruppi di lavoro, strutturati in base alla suddivisione foraniale dell’arcidiocesi (Gaeta, Formia, Fondi e Minturno), all’interno dei quali si è discusso di accompagnamento giovanile, sfide del mondo dei giovani e percorsi giovanili da prendere in considerazione per far sì che la Chiesa sia sempre più vicina ai giovani.