Crisi

Repubblica Centrafricana: Touadéra (presidente), “il Paese attraversa uno dei momenti più difficili della sua storia”

“La Repubblica Centrafricana attraversa uno dei momenti più difficili della sua storia. Dalle ultime elezioni, sono stati fatti molti passi in avanti per migliorare le condizioni di vita della popolazione. Dopo la firma dello scorso giugno a Roma degli accordi di pace, per esempio, si sono registrati grandi progressi sia sul piano del disarmo, per ritirare tutte le armi rimaste in circolazione, sia su quello del reinserimento sociale degli ex combattenti”. È quanto ha affermato il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin-Archange Touadéra, nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamattina nella sede romana della Comunità di Sant’Egidio. In visita in questi giorni nella Capitale, dove ha partecipato alla Conferenza nazionale della Cooperazione allo sviluppo, Touadéra si è recato oggi a Sant’Egidio per un colloquio con il fondatore della Comunità, Andrea Riccardi. Successivamente, il presidente ha incontrato la stampa per fare il punto sul processo di pace e di riconciliazione nazionale della Repubblica Centrafricana, iniziato nel Paese dopo l’accordo politico firmato proprio a Sant’Egidio lo scorso 19 giugno. “Per quanto riguarda la smobilitazione della truppe – ha detto Touadéra – da quando io sono presidente abbiamo puntato molto sulla questione della sicurezza nazionale, che resta la nostra priorità. Per risolvere il problema delle armi che sono ancora in circolazione, occorre intervenire al più presto, ma serve anche una profonda ristrutturazione delle nostre forze di difesa”. Touadéra, che ha ringraziato la Sant’Egidio per il suo impegno nel processo di pace, ha auspicato che alla comunità “venga assegnato il premio Nobel per la Pace, come riconoscimento per la sua presenza in numerose parti del mondo per diffondere la pace e la stabilità”.