Viaggio apostolico

Papa in Cile: l’incontro con il parroco di San Luis Beltrán, “era mio desiderio venire alla tomba di don Enrique Alvear”

(Foto Vatican Media/SIR)

“L’ho ringraziato per aver scelto questo luogo semplice e per aver pregato sulla tomba di don Enrique, perché la sua presenza ci ha incoraggiati ad essere una Chiesa più missionaria”. Con queste parole cariche di emozione padre Julio Larrondo, parroco di San Luis Beltrán, racconta la visita di Papa Francesco accompagnato dal cardinale Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago, alla sua parrocchia di Pudahuel, dove è custodita la tomba mons. Enrique Alvear, vescovo dei poveri, sulla quale il Papa – come primo atto della sua visita in Cile – si è soffermato in preghiera.

In un comunicato diffuso dall’arcidiocesi di Santiago del Cile, padre Julio racconta la conversazione avuta con papa Francesco: “’Dobbiamo fare chiasso’, ho detto al Papa – racconta il parroco – e il papa ha detto: ‘Dobbiamo fare chiasso noi perché gli altri non lo fanno’. Poi l’ho invitato ad entrare in chiesa, e lui ha detto di no, perché poi sarebbe andato a pregare nella cappella della Nunziatura ‘perché – ha detto – il Signore ha il dono dell’ubiquità’. Tutti abbiamo riso con lui. Poi mi ha ringraziato e mi ha abbracciato, dicendo: ‘Era mio desiderio venire alla tomba di don Enrique Alvear'”.

Anche se il papa conosce molto bene la vita di mons. Alvear, il parroco gli ha fatto dono di un libro sul vescovo con la raccolta delle sue omelie. Padre Julio ha poi chiesto al papa di benedire un’immagine della Vergine del Carmen scolpita nel legno, che è stata donata alla parrocchia.