Carceri

Cooperazione: il 16 gennaio a Milano presentazione dei risultati di “Scateniamoci!”, progetto del Coe per ridare dignità ai detenuti del Camerun

Saranno presentati martedì 16 gennaio nell’ambito di un incontro all’Università Cattolica di Milano dal titolo “Impegno per la giustizia e rispetto della dignità della persona”, i risultati del progetto “Scateniamoci!” promosso dall’associazione Centro orientamento educativo (Coe) in Camerun. Il programma triennale – finanziato dal ministero degli Affari esteri e dalla Conferenza episcopale italiana – puntava alla promozione dei diritti e al miglioramento delle condizioni di vita e delle opportunità di reinserimento socio-professionale dei detenuti nelle carceri di Garoua, Mbalmayo e Douala. “La sinergia di tutti gli attori sociali che intervengono nelle carceri ha dato vita ad un’azione di forte impatto sociale che ha avuto una delle sue massime espressioni nella creazione di imprese sociali che, con le loro attività produttive, offrono opportunità di reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti ed ex-detenuti”, spiega Georges Alex Mbarga, giurista e coordinatore del progetto. “Scateniamoci!” ha portato anche al risanamento degli ambienti carcerari, al potenziando dei servizi di infermeria e al migliorando delle razioni alimentari dei detenuti, con particolare attenzione alle donne, ai minori, e ai malati. “Il progetto – conclude Clara Carluzzo, responsabile dell’Ufficio Progetti Coe – ha portato, tra i suoi maggiori cambiamenti, la consapevolezza della persona detenuta in quanto essere umano che merita di essere considerato con dignità, permettendo cosi di fare breccia in una cultura dominante che concepisce il carcere in un’ottica punitiva. Ed effettivamente comprendere che ci sono adesso direttori di carceri che hanno a cuore la “riabilitazione”, il “reinserimento nella vita” dei detenuti è tra le maggiori soddisfazioni che come Coe oggi possiamo avere”.