Incontro internazionale

Dialogo tra religioni: Impagliazzo (Comunità di Sant’Egidio), “vogliamo lanciare dal cuore dell’Europa un forte messaggio di pace”

“Vogliamo lanciare dal cuore dell’Europa un forte messaggio di pace, nonostante la crisi che la costruzione europea sta vivendo in questi ultimi mesi. Perché la pace è uno dei fondamenti della costruzione europea”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, nel corso della conferenza stampa in cui è stato presentato l’incontro internazionale “Strade di pace – Paths of peace” che si svolgerà dal 10 al 12 settembre in Germania, nelle città di Münster e Osnabrück. La sede – ha spiegato Impagliazzo – “è stata scelta per via dei 500 anni della Riforma iniziata da Lutero, e questo è un anno importante per i cristiani in Germania”. “La nostra – ha proseguito – dovrebbe essere la più grande manifestazione per la pace che si svolge nel 2017 a livello internazionale”. “Un tema, quello della pace, significativo nel tempo del terrorismo, in un mondo in cui si registra un certo aumento di conflitti ad alta e bassa intensità” che si affianca a quello del “ruolo dell’Europa così spesso messo in discussione da alcuni Stati membri, come si vede nella vicenda dei migranti in Italia e la mancanza di solidarietà tra europei”. Il presidente della Comunità di Sant’Egidio ha ricordato poi “le minacce nucleari che vengono dalla Corea del Nord, le irrisolte questioni del Kivu e del Congo, la difficile transizione del Centrafrica, la violenza diffusa che sta mettendo in ginocchio alcuni Paesi dell’America Centrale e dell’America Latina”. “Siamo convinti – ha ribadito – che la guerra non serva e che sia un meccanismo obsoleto perché non risolve i conflitti. Il tema della pace dovrebbe essere sempre più all’ordine del giorno della comunità internazionale e dei popoli” ma “negli ultimi anni fa fatica ad emergere come tema di volontà popolare”. Impagliazzo ha concluso auspicando che dall’incontro “possano arrivare idee nuove per un’accoglienza e integrazione migliore per i migranti che arrivano nel nostro continente”.