Disagio

Salute: Osp. Bambino Gesù, prosegue il viaggio dei piccoli pazienti a bordo di “Nave Italia”

Proseguono le avventure in mare aperto per i piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù a bordo di “Nave Italia”, il brigantino a vela che la Fondazione Tender to Nave Italia Onlus (creata dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano) dedica al recupero delle persone affette da disagio fisico o psichico. La collaborazione tra Fondazione Tender to Nave Italia Onlus e Bambino Gesù, avviata nel 2011, ha consentito a tanti bambini e ragazzi malati di vivere un’esperienza indimenticabile, si ricorda in una nota: a bordo del brigantino i pazienti imparano a condividere regole, spazi in comune e momenti ludici, tutto a vantaggio dell’autostima e della consapevole gestione di sé. Dopo la spedizione dei ragazzi del reparto di Endocrinologia e Diabetologia, salpati nel giugno scorso, dal 18 al 22 luglio sarà la volta di 14 piccoli pazienti del progetto “Epilessia fuori dall’ombra”. A prendere il largo dal porto di Olbia saranno bambini e adolescenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni, affetti da epilessia in trattamento farmacologico con sufficiente controllo delle crisi. Seguirà “A gonfie vele contro il cancro”, dal 29 agosto al 2 settembre. Il progetto – informano gli organizzatori – è giunto alla quarta edizione e si rivolge a pazienti affetti da patologie onco-ematologiche in fase stabile. I piccoli marinai, sempre di età compresa tra i 12 e i 18 anni, salperanno dal porto di Livorno e rientreranno in quello di Civitavecchia. Un lungo viaggio nel quale saranno seguiti a bordo da diversi infermieri e da un oncoematologo-pediatra. Dal 26 al 30 settembre prenderà il via la quarta ed ultima spedizione, quella rivolta ai “siblings”, fratelli e sorelle di pazienti con malattie metaboliche o epilessia. “Convivere con un fratello o una sorella con malattie croniche complesse e invalidanti può avere ripercussioni sulla qualità di vita del ragazzo sano”, si lege nel comunicato: “Lo scopo dell’esperienza a bordo sarà quella di ristabilire all’interno della famiglia del bambino malato un giusto equilibrio, offrendo al fratello sano nuovi strumenti per accrescere la propria autostima e indipendenza”. Partenza prevista dal porto di Gaeta, rotta verso le isole pontine e rientro nel porto di Civitavecchia.