Giovani

Diocesi: Lamezia Terme, inaugurata la Fazenda da Esperança femminile. Mons. Cantafora alle ragazze, “Dio vi ha permesso di cambiare vita”

“Il terreno del vostro cuore è stato raggiunto dal seme buono del Vangelo. In voi è nata la speranza perché Dio vi ha permesso di cambiare vita, di passare dal buio alla luce, dai rovi e dalle spine delle dipendenze ad essere terreno buono e fertile per il Vangelo di Cristo”. È quanto ha detto ieri sera il vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Cantafora, nel corso della celebrazione eucaristica di inaugurazione, a Conflenti, della Fazenda da Esperança femminile “Rifugio Santa Maria della Bellezza”, a due anni dall’inaugurazione della prima fazenda maschile in Italia, in contrada Lenza Viscardi a Lamezia Terme, in uno stabile confiscato alla criminalità organizzata. Alla presenza dei quattro fondatori – padre Hans Steppel, Nelson Giovanelli, Lucylene Rosendo e Iraci Leite – il vescovo ha affidato le volontarie e le ragazze che saranno ospitate nella fazenda alla protezione della Madonna della Quercia “che è apparsa in questo luogo, così nascosto e così impervio, e ne ha fatto un luogo di spiritualità e di speranza. Così faccia anche per la vostra vita”. La fazenda nasce di fronte al monastero delle Clarisse, in località Querciuola, a pochi metri dal luogo dove la Madonna apparve nel 1578 al pastorello Lorenzo Folino: qui donne con problemi di dipendenze potranno vivere nella fazenda un percorso di recupero e ricostruzione della propria vita, secondo il metodo che caratterizza le fazende, nate negli anni ’80 in Brasile: preghiera, vita comunitaria, lavoro, condivisione fraterna.

Completato il percorso di recupero, così come avviene nella fazenda maschile, le ragazze possono diventare volontarie responsabili, aiutando altre donne che “vogliono intraprendere il percorso di guarigione e liberazione alla luce del Vangelo”, sottolineano i promotori che hanno voluto ringraziare mons. Cantafora, i volontari e le tante realtà della diocesi lametina che hanno collaborato all’avvio del progetto evidenziando come “all’inizio ci sembrava impossibile che qui potesse nascere una fazenda femminile. In tanti, a cominciare dal vescovo Cantafora, ci hanno creduto fino in fondo. E oggi, in questa terra di Calabria, seminiamo un seme di speranza per tante donne”. La fazenda femminile di Conflenti è dotata anche di una foresteria, dove possono trovare accoglienza gruppi e movimenti ecclesiali per giornate di ritiri o di formazione.