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Riflettendo sulla parabola del seminatore, il cardinale Gualtiero Bassetti, incontrando l’Azione cattolica a Spello, ha affermato: “Gesù invita continuamente i suoi discepoli ad ascoltare. Li invita a non farsi dominatori ma docili custodi di una Parola che è stata rivelata e donata. Custodi di una parola di vita che devono donare al mondo con la stessa gioia e la stessa gratuità con cui l’hanno ricevuta. Quel seme e quella parola che hanno avuto non è di loro proprietà. Essi hanno il privilegio di esserne intermediari preziosi ma mai proprietari unici. E questo è il dono che ogni credente ha ricevuto: ognuno nel proprio ministero o nel proprio ruolo. E questo è anche il grande dono per l’Azione cattolica”. “Infatti, questi tre verbi che abbiamo appena accennato – seminare, accogliere, ascoltare – rappresentano il cuore pulsante dell’azione dei laici nel mondo contemporaneo… Tre azioni, tre verbi, che caratterizzano da sempre la storia dell’Azione cattolica e che possono essere messe accanto alle tre parole che da sempre la contraddistinguono: preghiera, azione e sacrificio”.
Paolo VI, ha detto il presidente Cei, in occasione del centenario dell’Azione cattolica “ne ribadì con forza la missione: ‘servizio costante per il prossimo e difesa della verità’. Papa Francesco in occasione del 150° anniversario della fondazione ha invitato l’Ac a raggiungere le ‘periferie’ e a cercare ‘senza timore il dialogo con chi vive accanto’ perché è nel ‘dialogo che costruiamo la pace, prendendoci cura di tutti e dialogando con tutti’. Queste parole di due grandi papi si legano alla perfezione con le tre azioni che abbiamo messo in rilievo oggi, seminare, accogliere, ascoltare, e ne danno un ancor maggior significato. Perché nulla è impossibile a Dio”.