Analisi

Comece: su Europeinfos Brexit, nazionalismi e le nuove politiche sociali Ue

(Bruxelles) Riparte dalla vittoria elettorale di Emmanuel Macron il numero di giugno di Europeinfos, il mensile della Comece, la Commissione degli episcopati della Comunità europea (http://europe-infos.eu) e da una riflessione sul fatto che “se si sommano le percentuali di voti ottenuti dagli otto candidati del primo turno” delle elezioni presidenziali francesi “critici verso l’Ue, si ottiene il 49,6%”, percentuale di euroscettici, populisti e nazionalisti che “non è scomparsa con l’elezione di Emmanuel Macron”. Proprio questa forza anti-Ue un anno fa circa decretava con un referendum l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, dopo una campagna elettorale che aveva anche visto, il 16 giugno 2016, morire assassinata Jo Cox, agguerrita sostenitrice della scelta europeista. A un anno di distanza, spiega un contributo su Europeinfos, nel Regno Unito ci sarà un grande incontro (“The great get together”) con una serie di eventi per celebrare i valori che Jo Cox ha sempre difeso nella vita. A ragionare, su un altro piano, sulle possibilità di “forgiare uno stile politico alternativo per rispondere ai conflitti e alla violenza” è un articolo curato da Pax Christi internazionale, secondo cui “l’Ue ha un ruolo importante da giocare in ambito di non-violenza avendo impiegato e sostenuto finanziariamente una vasta serie di strumenti di aiuto esterno per la prevenzione dei conflitti e la costruzione della pace”. Sul mensile Comece anche un contributo sul cammino dell’Ue verso nuove politiche sociali.