Crisi umanitaria

Rifugiati: Oxfam, “nel mondo sono saliti a 65,6 milioni di persone, prioritario il potenziamento di corridoi umanitari sicuri”

“I nuovi dati sulla crisi globale dei rifugiati e sfollati, saliti a 65,6 milioni di persone, sono sconvolgenti. Dati che testimoniano come oggi ci troviamo di fronte alla più grave crisi umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale, in cui un numero sempre crescente di persone ha bisogno urgente di sostegno, protezione e accoglienza”. Così Oxfam commenta i numeri diffusi oggi dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Secondo Oxfam, “una delle situazioni più drammatiche è quella in Siria, dove decine di milioni di persone, sono sull’orlo della carestia intrappolate in un Paese devastato da oltre 6 anni di guerra che ha prodotto oltre 2 milioni di vittime e feriti e più di 12 milioni di sfollati alla fine del 2016”. “Il numero enorme di sfollati raggiunto oggi – il più alto da quando l’Onu ha cominciato a diffondere i dati su questa tema – è composto da persone costrette spesso a sopravvivere in circostanze inimmaginabili”, afferma il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri. “I dati diffusi dall’Unhcr – prosegue – dimostrano che la comunità internazionale ha il dovere di fornire immediatamente alternative sicure a queste persone, lavorando insieme per affrontare le cause principali di quella che è una delle questioni centrali della nostra epoca”. Secondo i dati del Ministero degli Interni, sono oltre 6.200 i minori sbarcati sulle nostre coste solo nel 2017. Dal lavoro realizzato negli ultimi 12 mesi dalle unità mobili di Oxfam, grazie alla collaborazione con la Diaconia Valdese e le associazioni Borderline, Medu e AccoglieRete, emerge che “su oltre 900 migranti intercettati e assistiti – nelle province di Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta e Agrigento – circa il 31% è costituito da minori non accompagnati (il 16%) e da genitori con figli piccoli (il 15%). La stragrande maggioranza di loro, l’85%, è arrivato attraverso la Libia e il Mediterraneo e nel 18% dei casi dichiara di essere stato vittima di tortura e altri trattamenti inumani e degradanti”. Secondo Oxfam, “per evitare il susseguirsi e l’intensificarsi di continue tragedie nel Mediterraneo durante l’estate è prioritario il potenziamento di corridoi umanitari sicuri, verso l’Italia e l’Europa.