Riflessione

Messaggio Giornata mondiale dei poveri: mons. Semeraro (segretario C9), “incoraggiamento a stabilire un vero incontro” i disagiati

“L’istituzione di una speciale Giornata mondiale dei poveri voluta da Francesco è da intendersi senz’altro alla luce del progetto generale del suo pontificato condensato nell’esortazione Evangelii gaudium”. Lo afferma mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali (C9), in uno nota pubblicata oggi dal Sir nella quale commenta il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale dei poveri. Nella sua istituzione, rileva Semeraro, c’è “un richiamo al magistero del Vaticano II” quando il Papa ricorda che “per i discepoli di Cristo la povertà è anzitutto una vocazione a seguire Gesù povero”. Poi c’è l’“incoraggiamento a stabilire ‘un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita’”. “La cultura dell’incontro – rileva il vescovo – è per Bergoglio un principio ermeneutico, ma è anche un principio teologico perché qui si tratta di toccare con mano la carne di Cristo”. Infine c’è il richiamo al “legame tra l’incontro con Cristo nel povero e l’altro, sempre con Cristo, nell’Eucaristia”. “Il beato Paolo VI – rammenta Semeraro – quando il 23 agosto 1968, in Colombia celebrò la messa per i campesinos disse: ‘tutta la tradizione della Chiesa riconosce nei poveri il sacramento di Cristo, non certo identico alla realtà dell’Eucaristia, ma in perfetta corrispondenza analogica e mistica con essa’”. A cinquant’anni di distanza da quell’evento, Papa Francesco il prossimo settembre sarà in Colombia: “la visita – nota Semeraro – potrà anche essere intesa come un’esortazione a perfezionare il superamento di quello scisma tra il sacramento dell’altare e il sacramento del fratello, auspicato dalla profezia del Vaticano II”.