Dopo il sisma

Terremoto: mons. Pompili (Rieti), “l’obiettivo è la ripresa di una possibilità di vita nei luoghi colpiti”

“Quando ci ha incontrato a Natale, il Papa ci ha detto che la prima cosa da fare è ricostruire il cuore. Il nostro secondo obiettivo è la ripresa di una possibilità di vita in quei luoghi colpiti dal terremoto. Se ciò non sarà garantito, il rischio è lo spopolamento e la desertificazione”. Lo ha detto questa sera il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, durante la presentazione del libro del giornalista Fabio Bolzetta dal titolo “Voci dal terremoto. Storie fra rinascita e macerie, per non dimenticare” (edizioni Poiesis). Nell’agosto 2016 mons. Pompili aveva celebrato il Giubileo ad Amatrice, qualche giorno dopo i funerali delle vittime del sisma. “Il terremoto ha devastato tante famiglie, circa 249 morti ad Amatrice. Migliaia di persone hanno visto distrutti i loro legami affettivi. In pochi mesi questa ferita non si può rimarginare. Come Chiesa la priorità è restare accanto alle persone ad ascoltarle. Credo sia ancora adesso la cosa più importante”.