Migranti

Ong e salvataggi: p. Albanese a Tv2000, “blasfemo strumentalizzare questione a fini elettorali”. No a “mercenari della parola”

Sulla questione migranti e le accuse alle Ong sono da “mettere sotto accusa prima di tutti i giornalisti e i politici”. Lo ha detto il missionario comboniano padre Giulio Albanese, ospite di “Avanti il prossimo”, talk show di Tv2000 condotto da Piero Badaloni. “Lo dico senza peli sulla lingua – ha sottolineato padre Albanese -. C’è una questione deontologica: chi prende penna e calamaio deve fare soprattutto un servizio all’opinione pubblica, dare voce a chi non ha voce. Questo non è successo. Ci troviamo di fronte a mercenari della parola. Le responsabilità cadono sugli editori che permettono che questo avvenga, sui direttori di testata e su quei colleghi giornalisti che si prestano a simili misfatti. Queste accuse non hanno alcun fondamento”. “Sono molto arrabbiato – ha aggiunto Albanese – anche nei confronti di certi personaggi della politica italiana. Stiamo strumentalizzando questioni che hanno a che fare con la sacralità della vita. C’è gente che siede nella stanza dei bottoni che dovrebbero servire la ‘res publica’ ma che al contrario strumentalizza la questione migratoria solo per generare un consenso elettorale. Questo è blasfemo”. “Si è parlato del dramma dei migranti – ha concluso padre Albanese – e del ruolo che svolgono le Ong con una logica denigratoria, gettando fango e una cortina fumogena che ha provocato un effetto devastante sull’opinione pubblica. Alla fine il messaggio forte che è stato messo alla ribalta e che ha messo alla berlina le Ong è che questi signori abbiano fatto affari con i trafficanti di essere umani. Trovo tutto questo disgustoso”.